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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Aiuti alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra, l'ass. Bottacin: «Veneto è già pronto a fare la sua parte»

«Allo stato attuale esiste una richiesta di materiale per allestire un campo di accoglienza per 1.000 persone che è in standby in attesa di conoscere la destinazione, poiché al momento è impossibile entrare in Ucraina», ha dichiarato l'ass. alla Protezione civile della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin

L’assessore alla Protezione civile della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin, ha partecipato al vertice convocato oggi dalla Protezione civile nazionale in tema di aiuti alla popolazione ucraina. «Il Capo della Protezione civile nazionale Curcio - riferisce Bottacin - ha evidenziato che il sistema di protezione civile funziona in base alle richieste della Ue. Allo stato attuale esiste una richiesta di materiale per allestire un campo di accoglienza per 1.000 persone che è in standby in attesa di conoscere la destinazione, poiché al momento è impossibile entrare in Ucraina. A fronte dello stato di emergenza dichiarato dal governo - ha chiarito Bottacin - il capo dipartimento si confronterà con il ministero dell'Interno per il governo dei flussi di materiale e di persone».

L'ass. Bottacin ha poi aggiunto: «Allo stato attuale ci sono varie iniziative puntuali e bilaterali attivate da comunità ucraine in Italia o da associazioni umanitarie per raccolta di materiali o ospitalità, che sono gestite in maniera autonoma. Il Dipartimento ci farà sapere tempestivamente se ci saranno richieste della Ue in termini di assistenza alla popolazione. Allo stato attuale non ci sono richieste di materiale. Eventuali raccolte dovranno quindi essere previste solo nel caso in cui ci siano richieste specifiche e si sia in grado di garantirne la consegna diretta al destinatario finale».

Lo stesso Gianpaolo Bottacin ha quindi concluso: «Come Regioni abbiamo dato la disponibilità per assistenza alla popolazione e il Veneto conferma di essere già pronto a fare la sua parte per l’assistenza in strutture fisse o mobili e a eventuali ospedalizzazioni».

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