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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca torricelle

Arrivano i primi richiedenti asilo sulle Torricelle: sono 9 giovani nigeriani

L'ex palazzina Nato recentemente ristruttura e resa agibile grazie agli sforzi della cooperativa Milonga, è da ieri martedì 29 settembre tornata ad essere abitata. Sono 9 ragazzi nigeriani i primi ad esservi ospitati

Era inutilizzta da 10 anni e da ieri martedì 29 novembre, la palazzina che un tempo ha ospitato le famiglie degli ufficiali Nato sulle Torricelle, è tornata ad essere abitata. Sono infatti giunti 9 ragazzi di origini nigeriane affidati alla cooperativa sociale Milonga, la stessa che durante le scorse settimane si era occupata di ristrutturare l'edificio al fine di renderlo nuovamente agibile ed abitabile.

L'investimento, a carico della cooperativa, è stato di circa 30.000 euro, ma ora finalmente tutto è pronto per partire con un nuovo progetto di accoglienza. Nei prossimi giorni infatti arriveranno altri profughi che abiteranno all'interno dell'ex palazzina Nato. Il presidente di Milonga Luis Allega, così come riferisce l'Arena, ha spiegato cosa accadrà nel futuro immediato: "Nei prossimi giorni arriverà un'altra decina di richiedenti asilo. Per qualche giorno dovranno abituarsi al luogo dove si trovano, orientarsi e capire come possono muoversi e cosa possono fare. Poi li avvieremo ad attività formative, a partire dall'insegnamento della lingua italiana". 

I nove ragazzi appena giunti sulle Torricelle facevano parte di un gruppo di 19 persone arrivato in città, 10 delle qualli donne che sono state invece trasferite a villa Pastello in località Dolcè e affidate alla cooperativa sociale Spazio Aperto, la medesima impegnata anche nella gestione dei profughi ospitati a Costagrande. Al momento tra città e provincia il numero dei migranti ospitati è salito a quota 1.440, mentre sempre ieri sono state aperte le buste relative all'ultimo bando che mirava a reperire nuove strutture adatte all'accoglienza. Di tre richieste ne sono andate assegnate due: 28 richiedenti asilo troveranno ospitalità a Bovolone in una struttura gestita dalla cooperativa sociale Serena, mentre altri 90 saranno affidati alla cooperativa Freeman che li distribuirà in varie località tra la città e la provincia.

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