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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Profughi e omosessualità: il rettore rinvia l'incontro al centro delle polemiche

Secondo Nicola Sartor: "L’evento è uscito dall’ambito scientifico per diventare terreno di contrasto e soprattutto di ricerca di visibilità per diversi attivisti di varia estrazione"

Ho dovuto disporre la sospensione della giornata di studio “Richiedenti asilo. Orientamento sessuale e identità di genere”, prevista per il 25 maggio prossimo, rinviando l’approfondimento dei suoi contenuti scientifici a data da destinarsi.

Questa la decisione del rettore dell'Universitò di Verona, Nicola Sartor, sull'appuntamento che aveva acceso lo scontro politico cittadino nei giorni scorsi. Il dirigente dell'UniVR ha poi motivato così la propria decisione.

L’evento è uscito dall’ambito scientifico per diventare terreno di contrasto e soprattutto di ricerca di visibilità per diversi attivisti di varia estrazione.
L’Università non può prestarsi a strumentalizzazioni da parte di soggetti estranei al mondo scientifico che si scontrano su temi politicamente ed eticamente controversi come quelli delle migrazioni e dell’orientamento sessuale delle persone.
D’altra parte all’Università spetta il compito di indagare, usando il metodo scientifico, anche i fenomeni demografici e sociali più attuali e controversi. Pertanto, ho incoraggiato i colleghi a proseguire i lavori di ricerca, nel rispetto delle libertà sancite dall’art. 33 della nostra Costituzione, dentro l’Ateneo e nella comunità scientifica.
Nel mondo universitario il dibattito, talora anche acceso, si svolge sempre seguendo regole precise, pacifiche e rispettose dell’interlocutore. Al Rettore e alle autorità accademiche spetta, quindi, di vigilare ed evitare situazioni critiche che possano distogliere l’attenzione dai criteri di scientificità che caratterizzano il lavoro della ricerca.

Una decisione quella del rettore che arriva dopo le accese polemiche dei giorni scorsi tra destra, sinistra e organizzazioni LGBT, con Forza Nuova giunta anche ad affermare, per voce del suo rappresentante veronese Luca Castellini, che l'incontro andava "vietato; o ci pensa qualcuno o lo impediremo noi". 
Difficile dunque pensare che la scelta di Sartor non dia il via a nuove discussioni sull'intromissione della politica nella ricerca universitaria. 

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