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Cronaca Legnago / Piazza del Popolo

In arrivo oltre 200 profughi nella Bassa Veronese, insorge la Lega Nord

Sono 227 i richiedenti asilo che dovrebbero essere distribuiti nei Comuni di Legnago, Sanguinetto e Cerea. In merito Nicola Scapini della Lega Nord è durissimo: "Il Governo e le sue cooperative amiche credono forse di trasformare la Bassa in Profugopoli?"

Stando ai dati della Prefettura di Verona che nella giornata di ieri, giovedì 21 luglio, ha aperto quattordici buste delle quali dieci sono state ammesse, relative al bando pubblico per la gestione dei profughi sul territorio veronese, dovrebbero essere 227 i migranti in arrivo nei Comuni di Legnago, Sanguinetto e Cerea.

Dati che non hanno mancato di destare preoccupazione e polemiche politiche. Sul piede di guerra in prima fila naturalmente la Lega Nord, nella fattispecie a parlare è Il Vice Segretario della Lega Nord - Liga Veneta Nicola Scapini: "Sarà interessante capire quanti, effettivamente, siano profughi e rifugiati, e quanto - come accade nell'80% dei casi - clandestini che poi rimangono in Italia a delinquere. Questi sono dati di fatto, che il nostro Capitano Matteo Salvini va da tempo dicendo, beccandosi per questo del 'populista'. Speriamo che nessuno dei nuovi arrivati abbia le stesse tendenze di quell'extracomunitario che, in stazione, ha trovato naturale aggredire una povera ragazza indifesa, palpeggiandola...e chissà cosa avrebbe potuto farle, se non fosse riuscita a sfuggirgli".

Toni bellicosi quelli usati dal Vice Segretario Scapini che poi rincara la dose: "E non dimentichiamoci che, oltre ai 50 che stanno per giungere a San Vito, ne sono previsti anche per i paesi limitrofi, a cominciare dai 100 destinati a Sanguinetto: ma il Governo e le sue cooperative amiche cosa credono, di trasformare la Bassa in Profugopoli? Ma soprattutto, in tutto questo, cosa hanno intenzione di fare sindaco e compagni?! Dovremmo davvero, come comunicatoci ufficialmente dal Comune, temere di uscire da soli? Il primo cittadino non sa gestire le conseguenze degli atti di un singolo immigrato, come pensa di poter fare di fronte a questa prevista ondata? I legnaghesi hanno paura, e la sinistra è incapace di dire e fare qualunque cosa!".

Che al centro della polemica vi sia proprio l'Amministrazione locale di Legnago è cosa evidente e che emerge con chiarezza di riferimenti personali ancora una volta dalle parole di Nicola Scapini: "Tra le cooperative scartate, per mancanza di documentazione o per mancanza di requisiti, troviamo anche la Recover di Legnago, Società cooperativa che fa riferimento a qualche esponente dell'Amministrazione Scapin, società che si era candidata ad ospitare clandestini a Legnago. Cara sindaco Scapin, caro vice sindaco Pernechele, caro sindaco-ombra Marconi: dato che non siete in grado di svolgere la funzione per cui siete stati eletti (da un quarto dei cittadini), perché non pensate bene di andare a casa? Noi, come Direttivo della Lega Nord - Liga Veneta Legnago, diciamo chiaramente che siamo contrari a quanto sta accadendo, e lo sosterremo pubblicamente, organizzando manifestazioni di protesta e iniziative tra la gente, la nostra gente, perché torni quel senso di sicurezza in casa propria che la sinistra ha reso niente più che un miraggio".

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