Profughi nelle caserme: i prossimi alloggiati nella palazzina Nato sulle Torricelle

Il via libera del Ministero degli Interni sarebbe arrivato, ma manca ancora il nulla osta della Difesa. Dando per scontata quest'ultima autorizzazione, una sessantina di richiedenti asilo verranno presto ospitati nella palazzina con gli ex alloggi Nato, l'unica caserma risultata immediatamente idonea ad accogliere persone. La richiesta della Prefettura di Verona pare sia stata accolta e i prossimi profughi in arrivo saranno alloggiati sulle Torricelle, vicino a Castel San Felice.

Il capo di gabinetto della Prefettura, Alessandro Tortorella, si dice soddisfatto ma, su L'Arena, non si sbilancia: "non disponiamo ancora della risposta ufficiale. Ci interessano gli appartamentini, la struttura interna. Valuteremo quante persone possono essere alloggiate nell'edificio e se, prima, occorra qualche manutenzione". L'alternativa sarebbe stato l'allestimento di una tendopoli nella tenuta Costagrande che ospita già 256 profughi. In tutta la città di Verona si è ormai arrivati ai mille richiedenti asilo ospitati e altri 722 sarebbero in arrivo in Veneto.

Contro la decisione di ospitare i profughi nelle caserme, si era scagliato Luca Zaia che ora risponde alla lettera dei vescovi di Treviso e Vittorio Veneto, che si sono espressi sulla questione dell'accoglienza. Come riporta il Corriere di Verona: "I vescovi, che rispetto in quanto cattolico, io li capisco perché il Vangelo predica la compassione, la solidarietà, l’aiutare chi è in difficoltà, ma i cittadini veneti hanno capito che molti di questi che noi aiutiamo come profughi non sono affatto in difficoltà; 2 su 3, infatti, non sono profughi. I veneti si chiedono: i vescovi hanno dato tutto quello che potevano dare? I seminari sono tutti pieni di immigrati e di profughi? Gli altri edifici a disposizione dei vescovi non sono più utilizzabili tanto sono pieni di profughi? Proprio non mi risulta".