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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Procuravano documenti falsi ai clandestini, arrestati

Operazione "Landless" della Finazna di Verona: in manette due latitanti extracomunitari

Sono stati catturati due latitanti sfuggiti all’arresto nel corso del primo intervento operativo effettuato dalla guardia di finanza di Verona nel settembre del 2010. Il senegalese Djibi Sarr, di 40 anni, e Bittu Ram, indiano di 36 anni, erano parte dell’organizzazione che favoriva l’immigrazione clandestina attraverso la redazione di documenti falsi per ottenere permessi di soggiorno stagionali.

L’organizzazione produceva documentazione falsa finalizzata al rilascio di permessi di soggiorno stagionali in agricoltura, della durata di sei mesi, a cittadini indiani, pakistani e marocchini previo pagamento di una cifra variabile tra 7 e 9mila euro. I centri di accoglienza erano due diverse abitazioni a Cerea e Casaleone. Gli italiani a capo dell’organizzazione si avvalevano di intermediari di diverse nazionalità, in particolare pakistani, indiani e marocchini. Questi a loro volta avevano dei referenti nei Paesi di origine che si occupavano di reclutare gli interessati a trasferirsi in Italia, oltre a riscuotere i pagamenti.

Sarr e Ram avevano il ruolo di contattare nei propri Paesi di origine i soggetti interessati ad ottenere i permessi di soggiorno stagionali per lavoro in agricoltura. In altri termini, erano l’anello di congiunzione tra l’organizzazione, capeggiata da Falavigna e da Bertoli ed i referenti esteri del sodalizio criminale. Sarr è stato catturato a Brescia dalle Volanti della questura mentre il RAM Bittu dalla Polizia di Frontiera all’aeroporto di Malpensa in arrivo dall’India. Grazie all’interscambio informativo tra la Guardia di Finanza e le altre forze di polizia, i latitanti sono stati immediatamente individuati e posti a disposizione della giustizia. Sono 11 le misure cautelari finora eseguite e continuano le ricerche degli altri 2 soggetti extracomunitari latitanti. Intanto, le indagini operative proseguono e le Fiamme Gialle hanno già sequestrato beni derivanti dall’illecita attività per un valore di circa 200mila euro. Sono, inoltre, in corso verifiche sulle posizioni di diverse aziende agricole veronesi che si sarebbero prestate all’ingresso illegittimo di 672 extracomunitari nel biennio 2008-2010 mediante la presentazione di documentazione fittizia

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