rotate-mobile
Cronaca

Prete e anche padre, il tribunale lo obbliga a riconoscere la figlia e a pagare gli alimenti

Praticava il sacerdozio sulla sponda veronese del lago di Garda e da una relazione con una donna è arrivata la piccola, come confermerebbe il test del DNA, così, in sede civile, il tribunale scaligero lo ha obbligato al riconoscimento

Oltre a dover riconoscere la figlia, dovrà anche saldare il conto degli alimenti arretrati, che corrispondo a circa 10 mila euro. È quanto prevede la sentenza arrivata in sede civile del Tribunale di Verona, nei confronti di un prete, oggi 47enne e all'epoca dei fatti in servizio sul lago di Garda, che ebbe una relazione con una donna (che oggi ha 45 anni) di origini straniere e da cui nacque una bambina.

Come spiegano sulle colonne di Bresciaoggi, la vicenda risalirebbe al 2015, quando tra i due prese il via la relazione da cui, nel 2017 a Brescia, nacque la bambina. Anche il test del Dna avrebbe confermato la paternità del parroco, che però si sarebbe sempre rifiutato di riconoscere la piccola, continuando a praticare il sacerdozio: venne trasferito dal Garda veronese al Friuli Venezia Giulia, dove è tutt'ora parroco.

La donna denunciò il padre-prete, che venne indagato per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare. L'inchiesta penale venne archiviata, ma il procedimento come detto è proseguito in sede civile: il giudice ha infine obbligato il sacerdote al riconoscimento, con iscrizione all'anagrafe, oltre al risarcimento.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prete e anche padre, il tribunale lo obbliga a riconoscere la figlia e a pagare gli alimenti

VeronaSera è in caricamento