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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Premio Natale Ucsi, riconoscimento della giuria a padre Federico Lombardi

Per dieci anni è stato direttore della Sala Stampa vaticana. Insieme a lui premiati anche altri giornalisti nell'edizione numero 22 dell'evento organizzato dalla sezione veronese dell'Unione Cattolica della Stampa Italiana

"Senza una conoscenza adeguata delle situazioni che ci circondano non potremmo costruire la vita della comunità. Il diritto all’informazione e comunicazione è dunque la premessa vera per poter partecipare responsabilmente e consapevolmente alla vita associata (politica, civile, ecclesiale, internazionale), prendere delle decisioni, operare in rapporto alla comunità che ci ospita".

Padre Federico Lombardi è stato per dieci anni, e fino allo scorso luglio, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, postazione dalla quale ha vissuto e raccontato ben tre pontificati, compreso l’esordio di Papa Francesco. Ma, fare il portavoce del pontefice argentino gli riesce ancora molto naturale. È proprio riportando uno dei più recenti insegnamenti del Santo Padre agli operatori della comunicazione, infatti, che Lombardi ha coronato la cerimonia di premiazione della XXII edizione del Premio giornalistico nazionale Natale Ucsi tenutasi a Verona, nella Sala Arazzi di Palazzo Barbieri.

Oltre al magistrale contributo sull'attuale tema del "ben informare" e sulle criticità al contrario connesse a un’informazione distorta, calunniosa, diffamatoria, l’ospite ha ricevuto il premio speciale della Giuria con seguente motivazione: "ai vertici della comunicazione della Santa Sede, nella Radio Vaticana e come direttore della Sala Stampa, ha servito la Verità, il Papa, gli ascoltatori e i cristiani di tutto il mondo in particolare gli oppressi, i poveri, le minoranze in difficoltà e i più lontani".

I primi tre riconoscimenti del Premio nato in riva all'Adige 22 anni fa sono invece andati a: Nicola Lavacca, autore di un articolo dal titolo «Il bullismo? Denuncialo sulla Rete» pubblicato su Famiglia Cristiana (storia di alcuni ragazzi di un liceo pugliese che hanno creato un sito web per raccogliere le denunce delle vittime di bullismo) che gli è valso il Premio Ucsi-Fondazione Cattolica alla Stampa; Alessandra Ferraro del Tgr Rai, vincitrice del Premio Ucsi-Fondazione Cattolica alla TV, per il servizio «Rondine, cittadella della pace» (comunità toscana che favorisce il dialogo interreligioso tra giovani di paesi in conflitto); e alla giornalista di Radio 1 Milvia Spadi, Premio Ucsi-Fondazione Cattolica alla Radio, grazie al servizio radiofonico "Modello Riace".

Nella terna dei primi tre classificati anche Fabio Abati de ilfattoquotidiano.it che ha ricevuto una menzione speciale nella categoria Stampa per un articolo sulla ludopatia. Altri due premi speciali sono infine stati assegnati a Claudia Zanella, "Targa Athesis" per under 30, autrice de "Il pane del riscatto per coltivare un sogno" pubblicato su Repubblica, testimonianza del lavoro come occasione di riscatto vissuta da alcuni detenuti dai 18 ai 25 anni del carcere Beccaria di Milano, e Alessandra Stoppa, giornalista di Tracce, vincitrice del premio "Il genio della donna" sostenuto da Banca Popolare di Verona.

"Un premio che si rinnova da 22 anni è un premio che gode di ottima salute - ha commentato don Bruno Cescon, presidente della giuria del Premio giornalistico Natale Ucsi promosso dalla sezione veronese dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana - A ogni edizione scopriamo che questa iniziativa contribuisce a fare emergere sempre nuovi spaccati della nostra società e che ai bisogni degli immigrati, si sono ad esempio aggiunti quelli di altre fasce deboli del nostro paese. I giornalisti che raccontano le storie delle persone ai margini e che invece di limitarsi alla denuncia della realtà rendono al contempo testimonianza di tutto il sostrato di volontariato e solidarietà che si muove loro attorno, spesso silenziosamente,  contribuiscono a restituirci quel volto bello e buono della società che può fare notizia. E facendo notizia, contamina. In tal modo il bene non resta chiuso in una stanza, ma si moltiplica".

"Il negativo blocca, chiude. Raccontare il positivo, invece, apre il cuore e fa pensare che ha ancora senso agire per il bene - ha sottolineato Adriano Tomba, segretario generale Fondazione Cattolica Assicurazioni, che sostiene il premio fin dalla prima edizione - In molti ci siamo dimenticati che è il bene ad avere l'ultima parola. Con questo premio speriamo che esso torni però ad avere anche la prima, seconda, terza parola. Sempre più abbiamo bisogno di un giornalismo che, anche raccontando la realtà più dura, vi trovi dentro i semi del bene. Il seme della resurrezione è del resto dentro la croce".

I vincitori sono stati premiati con le opere scultoree del maestro veronese Alberto Zucchetta, che dall’edizione prima firma le originali creazioni con l’effige di Cangrande della Scala divenuta altresì il logo ufficiale dell’Ucsi di Verona. L’orafo ha ricevuto la benedizione apostolica del Santo Padre per i cinquant'anni di attività artistica.

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