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Cronaca Bosco Chiesanuova / Piazza Guglielmo Marconi

Film Festival della Lessinia, tutti i premiati. Il Lessinia d'Oro in Afghanistan

Si è chiusa l'edizione numero 23 della rassegna cinematografica di Bosco Chiesanuova. Il massimo riconoscimento è andato al lungometraggio Wolf and sheep – Il lupo e le pecore

Vola in Afghanistan il Lessinia d’Oro, il massimo riconoscimento del Film Festival della Lessinia. La rassegna cinematografica dedicata a vita, storia, tradizioni nelle terre lontane si è conclusa ieri, sabato 26 agosto, al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova con la premiazione del lungometraggio Wolf and sheep – Il lupo e le pecore della regista e sceneggiatrice afghana Shahrbanoo Sadat. Questa la motivazione data dalla giuria internazionale al miglior film in assoluto in competizione alla ventitreesima edizione del Festival scaligero:

Il film crea un quadro complesso, emozionante e a volte buffo della quotidianità di un villaggio afghano, fatta di piccoli conflitti, pettegolezzi e amicizie. Il rapporto di un ragazzo e una ragazza, lasciati un po’ in disparte, ci conduce attraverso piccoli quadretti narrativi di lupi e pecore. L’abile direzione dei personaggi, prevalentemente attori non professionisti, ci proietta immediatamente in un mondo remoto senza però farcene sentire la distanza; si prova quasi confidenza. L’intelligente drammaturgia dell’opera, segnata dalla brusca interruzione della narrazione di queste giovani vite nel momento in cui diventano profughe, rivela una inusuale cifra autoriale che lascia aperte molte domande.

A conquistare il premio per la migliore regia è stato il regista e fotografo belga Pieter-Jan De Pue con il documentario The land of the enlightened – La terra degli illuminati, vicenda ambientata sulle alture del Pamir, sempre in Afghanistan.

Lontano dal politicamente corretto - motivano i giurati - il film apre le nostre menti sulle conseguenze ambivalenti e contraddittorie della situazione afghana. Attraverso la prossima generazione di adolescenti, e un esercito di giovani soldati catapultati in quel che resta di un Afghanistan segnato da continui conflitti, il film mostra il ritorno del mito di gloria e la nascita di una nuova guerra tra signori. Il regista si muove in un territorio complesso con straordinaria dedizione e preparazione, e riesce a realizzare un’opera forte e travolgente, sotto ogni aspetto formale. Attraverso un sapiente mix di elementi di osservazione e altri di messa in scena, lo spettatore non resta mai indifferente. Grazie anche al potente sound design e a un montaggio abile e avvincente, The land of the enlightened ci smuove costantemente.

Tra le 21 opere cinematografiche in concorso, la giuria internazionale ha consegnato alla scrittrice e regista di Lucerna Alice Schmid il premio per il miglior documentario per Das mädchen vom Änziloch – La ragazza dell’Änziloch, per la capacità di intrecciare natura e mito con la quotidianità di una dodicenne. Il premio per il miglior lungometraggio è stato attribuito a Die einsielder – Gli eremiti di Ronny Trocker, mentre migliore cortometraggio è risultato essere Dadyaa di Pooja Gurung e Bibhusan Basnet, ambientato in un villaggio nepalese.

Il documentario My name is Eeooow – Il mio nome è Eeooow di Oinam Doren ha ottenuto il premio del Curatorium Cimbricum Veronense alla memoria di Piero Piazzola e Mario Pigozzi, come miglior film di un regista giovane. Migliore opera cinematografica sulle Alpi ad ottenere il premio della Cassa Rurale Vallagarina è stata Oltre il confine. La storia di Ettore Castiglioni, documentario realizzato dal video-reporter Andrea Azzetti e da Federico Massa. Il premio per il miglior film ecosostenibile è andato al fotografo, regista e produttore Alessandro Pugno per Jardines de plomo – Giardini di piombo. Il premio della giuria di MicroCosmo dei detenuti della Casa circondariale di Verona l'ha conquistato Árborg del giovane regista parigino Antoine Delelis. La giuria dei bambini ha scelto invece quale animazione preferita Our wonderful nature. The common chameleon – Natura meravigliosa. Il camaleonte mediterraneo di Tom Eshed. Infine, il premio del pubblico Cantine Bertani è stato assegnato a Ritorno sui monti naviganti di Alessandro Scillitani.

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