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Cronaca Centro storico / Piazza Nogara

Prelievi delle banche sui conti per salvare gli istituti di credito. L'ira di M5S e PD

Prima il capogruppo in Regione per il Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti, poi il deputato del Partito Democratico, Vincenzo D'Arienzo, hanno attaccato sulle tasse istituite da alcune banche ai danni dei loro clienti

Prima il capogruppo M5S in consiglio regionale veneto, Jacopo Berti, poi a ruota il deputato del Partito Democratico Vincenzo D'Arienzo, hanno denunciato nei giorni scorsi la tassa istituita da alcune banche sui conti correnti dei rispettivi clienti, con lo scopo di salvare gli istitui di credito in difficoltà.

Abbiamo le prove – tuona Berti – abbiamo la lettera di Banca popolare di Verona con una modifica unilaterale del contratto col correntista. Unilaterale significa che è stata decisa dalla banca senza interpellare i correntisti. Nella lettera si informa che saranno prelevati ben 25 euro l’anno per salvare le banche in fallimento: Etruria (del papà della Boschi), Banca Marche, CariFerrara e Cassa di Risparmio di Chieti. Quei soldi servono per alimentare il fondo nazionale di risoluzione delle crisi bancarie. È il cosiddetto Bail-in, che come M5S abbiamo denunciato da subito, dicendo che avrebbe significato permettere alle banche di metter mano ai nostri conti per salvarsi. Per riparare coi nostri soldi a danni che hanno fatto loro, a causa della loro avidità.

Una volta ad esser rapinata era la banca. Nell’era dei pirati in giacca e cravatta sono le banche a rapinare noi tutti – è il commento del capogruppo M5S - oltre a denunciare questa situazione, vogliamo informare i cittadini su come far rispettare i propri diritti in questo scandalo bancario. Dobbiamo essere liberi di scegliere se ci sta bene un prelievo forzoso come questo o se vogliamo cambiare banca.
Quindi il mio appello a tutti i correntisti di Banca popolare di Verona e delle altre banche citate, e se fossi in voi di qualunque banca siate clienti, è: controllate se vi hanno già fatto il prelievo. La Banca popolare di Verona lo farà scattare il 1° gennaio 2017 – conclude Berti - Potete chiedere immediatamente il recesso di questo contratto. Chiamate in filiale e controllate la vostra situazione. Chiedete esplicitamente se vogliono farvi dei prelievi “salvabanche” e chiedete di poter discutere il vostro contratto. Ribellatevi al loro aut aut, al loro strapotere e alla loro arroganza!

Il pentastellato afferma che per i clienti del Banco Popolare il prelievo "salvabanche" sarà di 25 euro, mentre Ubi Banca preleva 12 euro alle persone fisiche e 24 a quelle giuridiche. “Unicredit – spiega Berti - usa metodi meno vistosi ma altrettanto inaccettabili, prelevando qualche euro al mese”.
Sull'argomento inoltre è intervenuto anche il Democratico veronese D'Arienzo, che si è appellato al Governo chiedendone l'intervento.

Banca Popolare, Unicredit e Ubi Banca hanno unilateralmente aumentato i costi dei loro conti correnti, motivandolo con la necessità di rientrare sui costi del "Fondo Nazionale di Risoluzione", utilizzato per la risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, Cari Chieti e Cari Ferrara. 
Miglia di famiglie e imprese veronesi pagheranno una tassa voluta da queste banche e mai prevista dal Governo. Perché i costi di risoluzione di quelle banche mal gestite devono essere accollati ai clienti e non solo al sistema bancario come prevede la Legge Stabilità 2016? Di fatto scaricano il costo dei salvataggi bancari di questi ultimi mesi: una stangatina sui conti correnti inaccettabile. Alcuni hanno informato correttamente i clienti con il vero motivo, altri si sono invetati di tutto e di più, ma ciò non toglie che sia una scelta sbagliata e ingiusta, perché li tassa per qualcosa per cui non hanno alcuna responsabilità. 
Ho persentato un'interrogazione al Ministro dell'Economia Padoan, al quale ho chiesto di agire per fermare questi prelievi, impedire che altre banche facciano la stessa cosa e sapere quali iniziative intende assumere per evitare la sgradevole certezza degli italiani che a pagare le malefatte del sistema bancario siano loro, che non c'entrano nulla con quelle banche mal gestite e quindi liquidate.

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