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Cronaca Centro storico / Via Cappello

Biblioteca vivente al Tocatì, Popolo della Famiglia: "Affronto inaccettabile"

Polemiche su uno dei tanti eventi in calendario nel festival dei giochi di strada, un'iniziativa che ha lo scopo di combattere pregiudizi e stereotipi. Grigolini: "Il sindaco intervenga"

L'appuntamento è per sabato 16 e domenica 17 settembre dalle 15 alle 18 nella biblioteca civica ed è inserito nel calendario delle attività organizzate durante il Tocatì, festival dei giochi di strada che prende il via oggi, 14 settembre.

L'iniziativa si chiama "Biblioteca vivente" ed è un format del Consiglio d'Europa per combattere pregiudizi e stereotipi. E a Verona è realizzato grazie alla Fondazione San Zeno. È un gioco di ruolo, in cui un uomo e una donna interpretano un libro e raccontando la propria storia è come se si facessero sfogliare dal lettore che hanno di fronte.

Questo evento particolare è stato giudicato "un affronto inaccettabile" dal Popolo della Famiglia che vede in alcuni "libri viventi" proposti in questa biblioteca una "promozione di una cultura contraria alla famiglia". I titoli che hanno acceso la polemica del Popolo della Famiglia sono quelli in cui si parla di omosessualità, del tipo "Semplicemente gay", oppure "Lesbica e va bene così" e ancora "Mio figlio gay".

Ci chiediamo quale sia il nesso tra questa proposta culturale e lo spirito del Tocatì, che è una bella festa di famiglie, migliaia di bambini, giochi tradizionali e storici - ha detto Filippo Grigolini, già candidato sindaco per il PdF - Riteniamo che questa iniziativa debba essere annullata e chiediamo al sindaco di provvedere, secondo quella che è stata la linea politica culturale nei confronti della famiglia e della libertà di scelta educativa indicata e promessa anche in campagna elettorale.

E i consiglieri di circoscrizione Andrea Cona e Antonio Zerman aggiungono:

Con ogni probabilità tale iniziativa è da ascrivere alla passata amministrazione e al lavoro degli uffici dedicati alla cultura, il che non stupisce. Ciò nonostante è dovere morale di questa amministrazione intervenire e prendere posizione, anche a costo di rifondere le spese eventualmente sostentute. Ne va del rispetto e della serenità di tutte le famiglie.

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