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Cronaca Centro storico / Piazza dei Signori

Alluvione, vertice in Prefettura: "Ponte Motta presto in sicurezza"

Sindaci di tutti i comuni colpiti davanti alle istituzioni provinciali e alle Forze dell'ordine: "Sistemiamo i piccoli progni e le tante risorgive presenti sul territorio"

Vertice, oggi, alla Prefettura di Verona per fare il punto dopo l'ondata di maltempo che la scorsa settimana ha colpito l'est veronese, provocando anche la morte di un 58enne a Lavagno. "Bisogna tener presente come prima cosa l'incolumità della popolazione, quindi tutto il resto segue" ha detto il prefetto Perla Stancari parlando con i cronisti al termine dell'incontro, al quale hanno partecipato i responsabili di tutte le Forze dell'ordine, i sindaci e i rappresentanti dei comuni più colpiti dalla calamità (San Bonifacio, Soave, Lavagno, Monteforte d'Alpone, San Martino Buon Albergo, Arcole, Verona), i responsabili degli enti preposti alla gestione del territorio e alla tutela dalla sicurezza ambientale.

"Mentre vengono costruiti i bacini di laminazione - ha spiegato il prefetto Stancari - dobbiamo intervenire sui grandi fiumi per il rafforzamento degli argini, e le opere realizzate durante la gestione commissariale dopo l'alluvione del 2010 hanno tenuto". "Ma è necessario - ha aggiunto - affrontare le criticità soprattutto a monte, soprattutto sui piccoli progni e sulle tante risorgive presenti sul territorio". Continua Stancari: "Abbiamo fatto il punto delle competenze scoprendo tra l'altro che sullo stesso fiume in parte spetta al Servizio Forestale della Regione e per un'altra parte al Consorzio Alta Pianura Veneta. Per questo dobbiamo cercare di mettere a sistema e creare delle operatività".

INTERVENTI IMMEDIATI - Il Ponte della Motta sull'Alpone a San Bonifacio intanto potrà essere modificato e messo in sicurezza. Lo ha annunciato l'assessore alla protezione civile della Provincia di Verona, Giuliano Zigiotto, al termine del vertice. Il ponte, che divide la frazione di Motta dal centro abitato di San Bonifacio, è il punto critico ad ogni piena dell'Alpone. Costruito nel 1876, lo scorso 29 marzo è stato dichiarato bene culturale dalla Soprintendenza regionale. "Oggi il prefetto Stancari - ha dichiarato Zigiotto - ha deciso come noi abbiamo sempre sostenuto: il Ponte della Motta è un nodo idraulico importantissimo, va sollevato e allargato in quel punto di circa otto metri". L'assessore provinciale ha concluso spiegando che il prefetto di Verona "ha dato indicazioni al Genio civile di andare avanti con tutti i lavori per la messa in sicurezza degli argini e nel contempo di prevedere gli interventi che necessari da realizzare sul ponte".

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