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Cronaca

Polo finanziario, s del Comune all'acquisto

Via libera in consiglio. Giacino: "Operazione fondamentale per la citt". Contrario il Pd

Il Consiglio comunale ha approvato, con 26 voti favorevoli, 8 contrari e 3 astenuti, la delibera che perfeziona dal punto di vista tecnico l’acquisizione della partecipazione azionaria di maggioranza della Polo finanziario SpA, con relativo trasferimento alla Fondazione Cariverona di palazzo Forti. “La delibera – spiega il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Vito Giacino – prende atto che la Polo finanziario SpA assumerà la nuova denominazione di Polo fieristico veronese SpA e che, per effetto dell’accordo di programma tra Comune e Veronafiere, l’intera superficie del comparto 7 subirà una diminuzione del carico urbanistico pari a 242.750 mc. e che la relativa quantità volumetrica verrà assunta a valore di credito edilizio in capo alla Polo fieristico SpA e potrà essere spesa all’interno dell’Ato 4”.

“Un’operazione importante per la città – sottolinea Giacino – che permetterà di sanare un situazione complessa, decisa dalla passata amministrazione ed oggi di impossibile attuazione. Un’area strategica per la città, torna in possesso del Comune e ci permetterà di garantire il futuro sviluppo della Fiera, uno dei principali volani per l’economia della città”.

Accolto dall’assessore Giacino l’emendamento presentato del capogruppo di Verona civica Edoardo Tisato.
Contrari all’operazione i consiglieri del gruppo Pd, per i quali “si tratta di un pasticcio senza precedenti, che si è trasformato in un grave danno per il Comune di Verona
– spiegano i consiglieri Pd Roberto Uboldi e Giancarlo Montagnoli –. Contro tutti i pareri favorevoli espressi sul progetto Polo finanziario questa amministrazione ha voluto stravolgere ogni cosa per trasformare l’area di fronte alla Fiera solo in un unico grande parcheggio. Una scelta per troppi aspetti pericolosa, il cui futuro resta per noi ancora di difficile comprensione. L’operazione del credito edilizio non convince e non porterà alcuna positiva risoluzione”.

“Lo scopo finale dell’intera operazione – afferma il capogruppo Pd Stefania Sartori – è quello di demolire, senza nessun tipo di riflessione, il progetto Polo finanziario. Una scelta politica inaccettabile, che andrà a vantaggio della sola Fiera di Verona e delle sue necessità di parcheggio”. “C’è una visione parziale sulla futura evoluzione urbanistica di questa zona della città – dichiara il consigliere Pd Maria Luisa Albrigi – che non tiene conto delle vere problematiche e necessità di Verona sud”. “La sfida era far coesistere nella futura Verona sud il nuovo polo Finanziario con il polo Fieristico esistente – spiega il capogruppo Verona civica Edoardo Tisato – una grande visione che viene oggi totalmente stravolta, con un progetto ancora poco comprensibile, che non punta certo al rinnovamento di questa zona della città”.

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