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Cronaca Borgo Roma / Via Comacchio

Poliziotto si spara in testa al seggio elettorale: le sue condizioni sono disperate

Un suono sordo ha interrotto lo scrutinio in atto alle scuole Giuliari alle 23.30 di domenica sera. Un agente della polizia ferroviaria infatti si è sparato un colpo con l'arma d'ordinanza fuori dall'edificio

Un colpo sordo udito alle 23.30 di domenica sera ha interrotto lo scrutinio in atto alle scuole Giuliari.
Un testimone ha raccontato ai microfoni de L'Arena: "Sembrava il rumore di qualcosa di metallico che cadeva, poi ho capito cos'era successo". Davanti all'ingresso dell'edificio c'era il corpo esamine di un poliziotto, che in mano teneva la pistola d'ordinanza con la quale si è molto probabilmente sparato alla testa. Quando è stato trovato, l'agente respirava ancora, così è stato trasportato al Polo Confortini dopo essere stato soccorso dall'ambulanza e l'automedica giunte sul posto in pochissimi minuti. Il cuore batteva ancora quando l'agente è giunto in ospedale ma la gravità delle sue condizioni non lascia molte possibilità di sopravvivenza. 
Sul posto poi sono arrivati gli uomini della questura guidati dal questore Danilo Gagliardi, quelli della polizia municipale con il comandare Luigi Altamura, i carabinieri e la Scientifica. L'agente in questione è un assistente della polizia ferroviaria di 44 anni ed era in servizio al seggio di via Comacchio, che raccoglie le sezioni dalla 172 alla 178. Nel corso della giornata, alcuni testimoni lo hanno visto parlare con una donna, probabilmente la compagna, davanti alla quale avrebbe compiuto il suo folle gesto al termine di una lite avvenuta dopo la chiusura dei seggi. "Pensiamo che alla base del gesto ci siano ragioni personali, sentimentali", afferma Gagliardi sulle pagine de L'Arena. 
Al momento dello sparo, i volontari della festa della parrocchia di Gesù Divino Lavoratore stavano chiudendo i cancelli del parco di via Monte Rotondo, lontano poche decine di metri, e quando hanno udito il colpo, si sono raccolti insieme ad altre persone intorno alla scuola. Immediatamente l'area è stata transennata e solo gli scrutatori e i rappresentanti di lista potevano entrare e uscire. 
Superato lo shock, lo spoglio è ripreso: le schede scrutinate infine sono state portate via e la Scientifica intanto effettuava i rilievi sulla pistola del collega. 

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