rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Baby gang, blitz della squadra mobile a Verona: 16 giovani finiscono nei guai

Tra i reati contestati quelli di rapina, danneggiamento e lesioni aggravate. Le indagini hanno avuto inizio a seguito di due episodi ai danni di fattorini stranieri «aggrediti e derubati»

Questa mattina, martedì 26 luglio, a Verona gli investigatori della polizia di Stato comunicano di aver eseguito «un’ordinanza applicativa che dispone 16 misure cautelari, 6 emesse dal Gip del Tribunale di Verona nei confronti di giovani ritenuti responsabili, a vario titolo, di reati che vanno dall’associazione per delinquere alla rapina, furto aggravato ricettazione, danneggiamento, indebito utilizzo di carte di credito e lesioni aggravate». La stessa nota della questura scaligera, inoltre, riferisce che sono state eseguite anche ulteriori «10 misure cautelari, di cui 6 custodie cautelari in carcere e 4 collocamenti in comunità emessa dal giudice per le Indagini preliminari del tribunale per i minorenni di Venezia nei confronti di altrettanti minorenni per rapina, estorsione, furto, ricettazione, violenza privata, lesioni».

Le indagini, secondo quanto si apprende, sono state coordinate dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Verona e dalla procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Venezia, nonché avviate dalla squadra mobile scaligera a partire dal settembre del 2020. L'attività degli inquirenti, viene spiegato dalla questura, è scaturita a seguito di «due episodi di rapina» che sarebbero stati compiuti «ai danni di due fattorini stranieri brutalmente aggrediti e derubati durante la consegna di alcune pizze a dei giovani richiedenti».

Nel corso dei mesi le azioni criminali che vengono contestate agli indagati sarebbero continuate: in particolare, specifica la questura di Verona nella sua nota, sarebbero stati presi di mira, con analogo modus operandi, dunque spesso «di notte o tarda serata ed in gruppo», delle «persone percepite come vulnerabili (riders o coetanei)». I presunti autori, sulla scorta di quanto accertato dall’attività investigativa, risulterebbero essere sia maggiorenni che minorenni e apparterrebbero ad una cosiddetta baby gang che agirebbe appunto nella città di Verona, luogo dove gli stessi indagati risiedono.

Secondo quanto sottolineato dalla questura di Verona, tali giovani che sarebbero appunto «dediti alla commissione di reati contro la persona e contro il patrimonio», mostrerebbero altresì di «non possedere alcuna remora per le azioni illecite commesse», anzi, evidenzia ancora la nota della questura, se ne vanterebbero «ostentandole anche attraverso i social network, che diventano strumento per pubblicizzare e rivendicare il loro operato».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Baby gang, blitz della squadra mobile a Verona: 16 giovani finiscono nei guai

VeronaSera è in caricamento