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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Borgo Venezia / Via Filippo Rosa Morando

La polizia locale controlla i "negozi etnici" di Borgo Venezia e trova tutto in regola

Dalle autorizzazioni e abilitazioni per la professione alla normativa anti Covid-19, nessuna violazione è stata riscontrata da parte degli agenti

Secondo quanto riferito in una nota di palazzo Barbieri, «di quartiere in quartiere, prosegue l'attività di controllo della polizia locale all'interno dei negozi etnici di Verona». Dopo le verifiche effettuate la scorsa settimana a Veronetta, ieri pomeriggio gli agenti erano in Borgo Venezia dove «tutto era in regola e i controlli hanno avuto esito positivo». L'obiettivo, si legge nella nota del Comune di Verona, è quello di «monitorare il rispetto di tutte le normative che tutelano la sicurezza dei clienti e la corretta concorrenza». A tal fine, si legge sempre nella comunicazione del Comune, sono stati «ispezionati, assieme all'Unità cinofila, gli esercizi commerciali di via Rosa Morando, fra cui un centro massaggi, attività nel mirino degli agenti perché in passato copertura per attività illegali. Controllati anche parrucchieri e negozi di alimentari».

Ad ogni modo, «nessuna violazione è stata riscontrata», infatti «tutti gli esercizi erano in regola sia con le autorizzazioni che con le attestazioni di abilitazione professionale dei titolari». In base al resoconto fornito nella nota di palazzo Barbieri, risulterebbero essere state «rispettate anche le normative in materia di contenimento del virus Covid-19 con mascherine, distanziamento anche dei clienti e gel igienizzante. Così come l'etichettatura delle merci esposte in vendita. In tutto sono state identificate 21 persone».

Ai controlli era presente anche l'assessore alla Sicurezza Marco Padovani: «È un bel segnale quando i controlli straordinari si concludono come quest’ultimo - spiega Padovani -. La costanza nei controlli dá i suoi frutti. Le verifiche preventive, che proseguiranno in tutti i quartieri, sono fondamentali per tutelare la corretta concorrenza tra le attività commerciali. E bloccare sul nascere eventuali fenomeni irregolari, come potrebbe essere la prostituzione celata dietro attività all'apparenza legali, è un impegno che continuiamo a perseguire, a garanzia della vivibilità dei nostri borghi, della tranquillità dei cittadini, ma anche dei tanti operatori commerciali corretti».

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