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Maltempo a Verona, l'odio e il karma: polemiche sul tweet di Paolo Berizzi

Il giornalista di Repubblica si è detto vicino ai veronesi, ma poi ha parlato di karma per gli scaligeri razzisti e nazifascisti. Parole definite fuori luogo per commentare un evento atmosferico

Ha scatenato subito reazioni contrastanti il messaggio condiviso questa mattina, 24 agosto, dal giornalista di Repubblica Paolo Berizzi. Su Twitter e su Instagram, Berizzi ha condiviso una delle tante foto del nubifragio di Verona ed ha scritto queste parole:

La prima frase è doverosa. Solo uomini o donne prive di sensibilità non si sentirebbero vicini ai cittadini scaligeri danneggiati dal maltempo. È però la seconda frase quella sta facendo più discutere ed è quella in cui si fa riferimento al karma, un concetto arrivato in Occidente dalle religioni e dalle filosofie orientali. Il senso delle parole di Berizzi è sostanzialmente che il male procurato prima o poi torna indietro, e quindi i veronesi nazifascisti e razzisti avrebbero ricevuto dalla tempesta il male che loro stessi hanno generato fomentando odio e augurando disgrazie.
Un riferimento, quello al karma, che è sembrato indelicato, per non dire fuori luogo, anche perché la tempesta ha colpito tutti in modo indiscriminato e quindi mettere sullo stesso piano odio politico e fenomeni atmosferici sembra quantomeno illogico e davvero non adatto a commentare ciò che è accaduto ieri a Verona.

Inutile nascondere, poi, che c'è una parte della città che con Berizzi non ha un rapporto idilliaco. Basti solo ricordare i tentativi di impedire la presentazione di un suo libro in una sala civica del quartiere Stadio, nell'estate dello scorso anno. Presentazione che comunque si svolse senza problemi. E quella parte della città non ha perso l'occasione di rispondere acidamente alle parole scritte sui social dal giornalista. Un giornalista che, va sempre ricordato, svolge un lavoro importantissimo contro il nazifascismo ed il razzismo ancora presenti in Italia. E per questo lavoro, purtroppo, è costretto a vivere sotto scorta.
Questa volta però le critiche a Berizzi non sono giunte solo da coloro che disprezzano il suo lavoro. Tanti, infatti, sono giunti da utenti che stimano il giornalista di Repubblica, ma che si trovano in disaccordo con il pensiero da lui espresso sui social.

Ovviamente, le parole di Paolo Berizzi hanno scatenato anche reazioni politiche. Il consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi ne ha chiesto la sospensione dal suo ruolo di giornalista e la revoca della sua scorta. «Berizzi ha offeso Verona e i veronesi - ha scritto Valdegamberi - Le sue affermazioni sul karma che ha colpito i veronesi sono di una gravità estrema. La sua scorta è pagata anche con i soldi dei veronesi ed è uno spreco inutile per un provocatore seriale».
Ed anche il sindaco di Verona Federico Sboarina, in un suo post su Facebook, ha commentato così: «Inaccettabile, vergognoso, inutile, queste le mie reazioni al triste post del giornalista Paolo Berizzi. È proprio vero che le persone si pesano nei momenti del bisogno. A Verona, colpita ieri da una bufera e una tromba d’aria mai viste prima, c’è bisogno di tutto meno che di perditempo in malafede. Le persone serie oggi sono dalla parte dei veronesi, che non sono né razzisti né nazifascisti. Diversamente dal suo pensiero astioso, qui non abbiamo voglia di guadagnare visibilità con le polemiche vergognose».

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