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Cronaca

Polemica Balotelli: "Chiedo scusa a Verona"

Passo indietro per l'attaccante e le sue dichiarazioni su Chievo - Inter

"Chiedo scusa a Verona ma non a chi insulta". Questo quanto ammette Mario Balotelli, che si è reso protagonista della diciottesima giornata del campionato di serie A,  a causa di alcune sue dichiarazioni sul presunto comportamento offensivo della tifoseria gialloblu. Le scuse formali arrivano a poche ore dalla burrascosa polemica, che ha coinvolto le rispettive dirigenze. Il presidente del Chievo calcio, Luca Campedelli già ieri aveva incalzato l'interista: "Non si deve permettere di offendere Verona. Ogni fischio è rivolto al suo atteggiamento in campo, non alla persona. Non erano ululati ma fischi. Gli unici cori si sono levati contro un nostro giocatore, Luciano". Dal canto suo, il patròn dell'Inter, Massimo Moratti, non vuole buttare acqua sul fuoco e commenta serafico: "Trovo che non sia giusto redarguire il ragazzo".

Capo cosparso di cenere per l'attaccante interista che dovrà versare alla giustizia sportiva settemila euro secondo le direttive del giudice Gianpaolo Tosel poichè il giocatore "ha rivolto ripetutamente un applauso provocatorio nei confronti del pubblico". Una sanzione raddoppiata arriva anche ai piani della dirigenza interista che dovrà versare, proprio per il comportamento dei tifosi nerazzuri, quindicimila euro.

Riflessi anche sul mondo politico veronese. Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, in quota Lega Nord: "Povero Balotelli, non sarà mai un campione. I veri giocatori dimostrano umiltà e buon senso. Un immaturo". Dal lato Pd interviene la senatrice Maria Pia Garavaglia: "In qualità di parlamentare eletta a Verona ritengo non sia giusto il comportamento del giocatore interista che ha generalizzateo le sue accuse, nè tantomeno le dichiarazioni immediate del sindaco Tosi. Non credo sia giusto etichettare il bomber come immaturo. Chiederei quantomeno al primo cittadino di respingere il bomber con uno spirito antirazzista che, talvolta, proprio nella città scaligera, vacilla".

Chiosa in ultimo Balotelli: "Dovevo precisare che i tifosi ai quali mi riferivo esistono a Verona come in altri stadi d'Italia. Perché invece di godersi sportivamente una partita non pensano ad altro che a insultarmi. E non accade solo a me. Mi sono vergognato per gli ultràs che hanno intonato slogan razzisti a Luciano"


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