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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Ca' di Mazzè

Poche certezze sulla provenienza: sequestrati 200mila euro di pesce surgelato

Nessuna delle due aziende che risultavano essere proprietarie era in possesso della registrazione obbligatoria per commerciarli, così i carabinieri del Nas di Padova hanno eseguito il provvedimento

I controlli dei carabinieri del Nas di Padova sulla commercializzazione di prodotti ittici, il 4 marzo 2019 hanno portato al sequestro amministrativo di 14800 chili di pesce surgelato (tra seppie, polpi, gamberi e mezzancolle) proveniente da Spagna, Marocco e Argentina, presso una grossa azienda di Verona dedita alla compravendita di questi alimenti. 

Tali prodotti infatti risultavano di proprietà di altre due ditte, una di Cessalto, in provincia di Treviso e una di Ravenna, e l'irregolarità che ha portato al sequestro consisteva nel fatto che nessuna di queste sia risultata essere in possesso della registrazione obbligatoria per commerciarli. In sostanza dunque la compravendita sarebbe stata svolta senza alcuna comunicazione agli organi competenti (in particolare, l'UVAC di Verona), impedendo così a quest'ultimi di effettuare i necessari controlli sulla provenienza e sulla salubrità del pesce. 
La merce, il cui valore commerciale si aggira sui 200 mila euro, come detto è stata sottoposta a sequestro amministrativo, in attesa che le ditte proprietarie forniscano la documentazione richiesta: in caso contrario, l'intera "partita" sarà destinata alla distruzione, proprio per l'impossibilità di risalire chiaramente alla provenienza ed alla movimentazione dello stesso. 

L'azienda di Verona, fanno sapere i Nas, sarebbe quella meno coinvolta. Diversa invece la situazione per le altre due ditte, la cui mancata registrazione all'UVAC e l'assenza dei documenti relativi al prodotto, potrebbe costare una sanzione di qualche migliaio di euro.

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