Meteo, nuvole e freddo a Verona: l'estate è ancora rimandata
Un'altra settimana con temperature da inizio primavera, con precipitazioni fatte da brevi acquazzoni e schiarite. Sabato all'insegna della variabilità e domenica instabile. Temperature tra i 19 e i 25 gradi
In tema di previsioni, ultimamente si danno i numeri: forse per assecondare le bizze del meteo. Alcuni sostengono che a Nordest il periodo tra marzo e maggio é stato il più piovoso degli ultimi 200 anni. Altri sostengono 150 ma il risultato non cambia. Alcuni giurano che non si vedeva un maggio così dal 1987 (e che memoria). Gli agricoltori sono in ginocchio: gli allagamenti delle ultime settimane ha messo letteralmente in crisi il raccolto dei prodotti veronesi tipici: pesche, meloni, kiwi, pere. Ma se da una parte Agrinsieme dichiara l'impossibilità di concretizzare la stima danni, Coldiretti annuncia 300 milioni di indennizzo. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, all'indomani della catastrofe che interessò Padova, Vicenza e la maggior parte del Veronese mise il "carico da novanta": "Mezzo miliardo di euro di danni". Tuttavia se i numeri "ballano" le rilevazioni non nascondono che negli ultimi 30 giorni sono caduti 300 millimetri di pioggia, a Verona. Se a Nordest la pioggia non ha mai smesso di colpire e per trovare perturbazioni simili dobbiamo tornare a Napoleone, nemmeno il Nordovest se la passa bene. Lì le stime sono più recenti: il maggio più freddo dal 1991. A tracciare un primo bilancio di una stagione quantomeno insolita è Daniele Cat Berro della Società Meteorologica Italiana, secondo cui una delle cause di questa primavera anomala è stata la mancata espansione dell'anticiclone delle Azzorre sul Mediterraneo, che riprenderà gradualmente nei prossimi giorni. E per avere temperature in linea con la stagione bisognerà aspettare almeno la fine della prossima settimana.
"Il periodo primaverile tra marzo e maggio - spiega Cat Berro - quest'anno è stato per molte zone in Veneto, nella Lunigiana e in Emilia il più piovoso degli ultimi 150-200 anni, cioé all'incirca da quando sono cominciate le misurazioni meteorologiche. In città come Parma, Piacenza e in altre zone del Nordest si sono registrate negli ultimi tre mesi piogge da record. Le precipitazioni complessive rappresentano infatti, in queste località, il valore più alto mai registrato". Per quanto riguarda il mese di maggio, invece, le prime indicazioni, aggiunge il meteorologo, lo classificano come il più freddo dal 1991 al Nordovest.
LE PREVISIONI DEL WEEKEND - E se maggio è stato anomalo, il tempo non promette bene neanche per i primi di giugno. L'anticiclone delle Azzorre è rimasto più centrato sull'Atlantico per una sua debolezza, che si sta rimarginando. Ancora una settimana con temperature da inizio primavera, con precipitazioni fatte da brevi acquazzoni. A intensificare l'espansione dell'anticiclone delle Azzorre saranno le attività monsoniche che determinano le precipitazioni sull'Oceano Indiano e sull'Africa Occidentale. Per avere una stabilità, con temperature più alte, bisognerà aspettare la fine della prossima settimana.
Per quanto invece riguarda il prossimo week-end, sabato sarà variabile, con piovaschi brevi e di modesta entità. Domenica, invece, sono previste condizioni di instabilità al Nord: nuvole potrebbero addensarsi e rovinare la giornata per i viaggiatori fuori porta e i festeggiamenti della Repubblica. Le temperature resteranno piuttosto basse, tra i 19 e i 25 gradi massimi. Da lunedì le cose sembrano migliorare sotto il profilo dei cieli, ma non sotto quello delle temperature: ci saranno momenti di sole ma per il calore si dovranno asepttare altri sette giorni, come minimo.