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Cronaca Centro storico / Corso Cavour

Antonov. Al Ministero dei Trasporti pignorati i soldi del risarcimento

Nella Banca d'Italia sono stati congelati 3 milioni e 700mila euro, una cifra superiore ai quasi due milioni e mezzi che lo Stato deve alle famiglie di 13 vittime romene

Tutti solerti quando si esige un credito, quanto temporeggiatori quando bisogna pagare un debito. E quando questo debito è un oneroso risarcimento che lo Stato deve pagare, tutto è ancora più fastidioso.

13 dicembre 1995, il disastro del volo Antonov. Sono passati poco più di vent'anni dallo schianto dell'aereo in fase di decollo dall'aeroporto Catullo. Morirono 49 persone e dopo sedici anni di battaglie legali, il Ministero dei Trasporti deve ancora saldare il risarcimento da quasi due milioni e mezzo di euro alle famiglie di 13 romeni morti sull'aereo.

I soldi il Ministero ce li ha e per questo i legali che difendono i parenti delle vittime ancora da risarcire hanno ottenuto il congelamento dei crediti nella Banca d'Italia. Come ha riportato L'Arena, 3 milioni e 700mila euro (quindi qualcosa in più rispetto al risarcimento effettivo) sono stati pignorati al Ministero dei Trasporti, citato anche davanti al tribunale di Roma. 

Una piccola vittoria per le famiglie delle vittime, dopo quelle arrivati nei tribunali. I diversi gradi di giudizio hanno confermato la condanna al risarcimento nei confronti del Ministero. Ora questi soldi sono stati forzatamente accantonati. Ma la parola fine a questa vicenda si potrà scrivere solo dopo l'avvenuto risarcimento.

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