Picchiato e rapinato all'appuntamento per l'acquisto di Bitcoin: in manette il 17enne "mente" del colpo
Il 46enne romeno residente a Verona aveva preso appuntamento con i presunti venditori via WhatsApp ed era stato poi aggredito e privato di soldi e portatile. Le indagini dei carabinieri di Paullo però avrebbero permesso di individuare gli autori della rapina
Un ragazzo di 17 anni è stato arrestato nella mattinata di mercoledì dai carabinieri della stazione di Paullo, i quali hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Milano su richiesta della Procura dei Minorenni: l'adolescente infatti è stato ritenuto l’ideatore principale della rapina commessa da due minori (a loro volta finiti in manette per mano dei militari) avvenuta lo scorso 24 settembre proprio a Paullo, ai danni di un cittadino rumeno di 46 anni di Verona che si era accordato con loro per l’acquisto di Bitcoin.
All'epoca la vittima aveva pubblicato un annuncio di compravendita di Bitcoin su internet e si era accordata via WhatsApp con quelli che credeva essere due venditori, ” per incontrarsi a Paullo e consegnargli denaro contante in cambio di un'analoga cifra in criptovaluta.
Dopo aver notato la disponibilità di denaro contante, i due 17enni che si sono presentati all'appuntamento avrebbero aggredito brutalmente il 46enne colpendolo con calci e sferrandogli diversi pugni sul viso fino a farlo cadere a terra, per impossessarsi dello zaino con all’interno il PC portatile e 2000 euro in contanti, facendo poi perdere le proprie tracce.
I due sono stati arrestati dai carabinieri il 29 gennaio, in esecuzione dell’ordinanza del GIP di Milano, ma le successive indagini coordinate dalla Procura della Repubblica dei Minorenni, avrebbero permesso di raccogliere ulteriori elementi nei confronti di un terzo componente della banda, ritenuto la mente ideatrice della rapina, che avrebbe intrattenuto frequenti contatti sia con la vittima, per la compravendita dei bitcoin, sia con gli altri due materiali rapinatori minorenni durante la commissione del colpo.
La serrata attività investigativa avrebbe dunque permesso ai militari di Paullo di individuare i responsabili in seguito a minuziosi accertamenti basati anche sull’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza ed alla collaborazione della vittima, che ha denunciato sin da subito il fatto e permesso alle forze dell'ordine di avviare le indagini.
Il giovane arrestato è stato tradotto presso il carcere Beccaria per i minorenni di Milano a disposizione dell’Autorità giudiziaria.