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Cronaca

Picchiano e sfregiano un cliente, due in manette

Spedizione punitiva a un 39enne veronese dopo un tafferuglio al bar "City Night"

Il gestore di un noto locale veronese, il “City Night” ed un suo dipendente, tutti e due originari dello Sri Lanka, sono stati arrestati questa notte dalla Polizia di Stato di Verona, accusati di concorso tra loro di lesioni personali gravi e gravissime, guaribili in oltre 40 giorni e sfregio permanente del volto, nei confronti di un veronese di 39 anni.

Gli arresti di Mohideen Roger e di Somasundaram Renatho Benadict, rispettivamente di 53 e 29 anni, sono stati compiuti dagli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti, su esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Verona Guido Taramelli, a seguito di una spedizione punitiva messa in atto dai due nei confronti del 39enne veronese il 07 marzo scorso a Verona.

L’episodio è accaduto in Via Lucio III, quando intorno alle 5e30 di mattina dove, Mohideen gestore del noto locale di Via Bresciana, in compagnia del Somasundaram, suo dipendente, si sono presentati presso l’abitazione della vittima poco dopo che quest’ultimo, a causa del suo stato di ebbrezza alcoolica, aveva danneggiato delle palme artificiali presenti nel giardino esterno del locale, allontanandosi poi verso casa. Invitato più volte dalla coppia a scendere in strada per discutere dei danni causati al locale, l’uomo aveva fatto scendere la moglie per tranquillizzare gli animi. Dopo circa due ore, uscito dalla propria abitazione per acquistare delle sigarette, una volta in strada, veniva aggredito dalla coppia che lo avevano atteso fuori sino a quel momento.

Nel corso della violenta colluttazione, il Somasundaram aveva anche utilizzato un manganello metallico retrattile come arma per colpire l’uomo, mentre l’altro complice, nel frattempo, l'aveva immobilizzato, consentendogli di sferrare un violento morso sul naso della vittima, che gli hanno procurato lesioni gravissime, sfregiandolo e fratturandogli le ossa nasali, con conseguente perdita della punta del naso, oltre che un trauma cranico. A seguito dell’intervento richiesto dalla moglie del veronese alla Polizia, tramite il 113, le volanti sono immediatamente giunte sul posto ed hanno potuto così identificare i due "punitori". Il successivo ricovero in ospedale, costato al veronese 40 giorni di prognosi per le gravissime lesioni subite con sfregio permanente del volto, la gravità del fatto desunta dall’inaudita violenza del gesto rispetto alle sue motivazioni, la spiccata pericolosità sociale dimostrata ed il concreto pericolo di reiterazione del reato da parte dei due autori, hanno poi costituito le motivazioni che hanno portato il Giudice per le indagini preliminari ad emettere le due custodie cautelari in carcere, ritenute come unica misura idonea. I due si trovano tuttora rinchiusi nel carcere veronese di Montorio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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