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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Piano della mobilità sostenibile, Bertucco: "Deve porsi obiettivi coraggiosi"

Verona annuncia la redazione del Pums e il consigliere comunale di opposizione ricorda: "È destinato a nascere già menomato da 10 anni di politiche urbanistiche devastanti"

Lo avevano promesso in tanti e ora chi ha vinto le elezioni lo deve fare. Anzi, ha già annunciato che lo farà. È il piano della mobilità sostenibile, detto Pums. La giunta Sboarina ha spiegato che la viabilità cittadina sarà studiata per sei mesi, saranno raccolte le istanze dei cittadini e infine sarà redatto un documento che sarà preso come base per le scelte future dell'amministrazione e non solo in materià di mobilità. Un passo in avanti strutturato che segue un percorso già tracciato nelle intenzioni dall'amministrazione comunale.

La redazione del Pums è una notizia che genera positive aspettative nella cittadinanza, anche se il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco non dimentica le politiche attuate negli ultimi anni.

Il Piano della mobilità sostenibile è destinato a nascere già menomato da 10 anni di politiche urbanistiche devastanti, svolte in assenza di ogni criterio di programmazione, dalle quali non sempre sarà possibile tornare indietro - scrive Bertucco - Va ricordato che a Verona Sud sono state progettate una dozzina di grandi aree commerciali sulla base di uno studio del traffico commissionato dalla Fiera ad un privato, mai validato da nessun ufficio pubblico, che disegnava uno scenario apocalittico di 170 mila movimenti motorizzati al giorno con punte serali di 19 mila veicoli. E quando è accaduto non abbiamo sentito levarsi altre voci di sdegno. Lo stesso centro commerciale La Cercola a Verona Est è stato approvato in barba alle osservazioni dell’Arpav che prevedeva un ulteriore peggioramento della qualità dell’aria e un aumento dell'inquinamento acustico. Per le informazioni di dettaglio l’assessore Zanotto può chiedere al compagno di partito e di maggioranza, nonché suo predecessore, Enrico Corsi. Fa piacere, dunque, che il centrodestra abbia finalmente acquisito quanto noi diciamo da anni. Ma se questo piano vuole davvero incidere su un contesto in buona parte compromesso, è indispensabile che si dia obiettivi coraggiosi, misurabili e verificabili.  Non è rivoluzionario dire che sono le proposte edilizie a doversi adeguare all’esistente e non il contrario, questo è l’abc della programmazione, rivoluzionario in questo contesto è dichiarare prima la percentuale di traffico motorizzato privato inquinante che si intende spostare su mezzi meno inquinanti. E accettare che alla fine del mandato si tirino le somme su quanto si è riusciti ad ottenere.

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