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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Borgo Trento / Via Cà di Cozzi

Acqua. In 4 anni interventi per 88 milioni di euro, anche per Pfas e collettore

Investimenti per 73,5 milioni di Acque Veronesi e per 14,6 di Azienda Gardesana Servizi. Aumentano le tariffe, pur restando tra le più basse d'Italia

L’assemblea dei sindaci dell’Ato veronese ha approvato ieri, 31 maggio, all’unanimità il programma quadriennale 2016-2019 delle società di gestione Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi. Si tratta di circa 88 milioni di euro che si tradurranno in opere a beneficio della popolazione su tutto il territorio, per estendere acquedotti e portare l’acqua a chi non è ancora allacciato alla rete idrica, ottimizzare fognature e impianti di depurazione.

Il piano quadriennale per Acque Veronesi prevede investimenti per circa 73,5 milioni di euro, con attenzione dedicata all’emergenza Pfas. Tra le opere di maggior peso ci sono la costruzione di un nuovo impianto di depurazione a Isola della Scala, la messa in esercizio dell’acquedotto di Belfiore, l’estensione della rete idrica a Colognola ai Colli, Castel d’Azzano, Concamarise, Fumane, Gazzo, Nogara, Legnago. Un nuovo depuratore a Bonferraro di Sorgà e la sistemazione delle fognature a San Bonifacio. 

Per Azienda Gardesana Servizi invece l’investimento per il quadriennio è di 14,6 milioni di euro incentrati nel completamento delle reti, estensioni e adeguamento degli impianti di depurazione, con un focus particolare sul rifacimento del collettore consortile. Tra le opere: l’estensione di rete idrica a Costermano, Castelnuovo e Brentino Belluno, la sistemazione della fognatura a Peschiera del Garda, Sant’Ambrogio

L’investimento totale di 88 milioni di euro (circa 22 milioni l’anno), ha visto un incremento sulla tariffa del 6,5% già applicato a inizio anno da Acque Veronesi, mentre per la zona Garda-Baldo l’incremento è del 5,5%. L’acqua di Verona si confermerà comunque tra le più basse in Italia.

ARGOMENTO PFAS. Il piano di Acque Veronesi per risolvere l’emergenza da contaminazione di Pfas nei territori interessati prevede opere per un totale di 96 milioni e 800mila euro. Per gestire l’emergenza sono stati individuati interventi immediatamente cantierabili perché già finanziati e pianificati nel programma quadriennale. In tutto si tratta di lavori per 6 milioni e 920mila euro, tra cui spiccano un nuovo pozzo a Belfiore, interventi di ricerca perdite, manutenzione ed estensione delle reti acquedottistiche. Tra gli interventi a breve termine già finanziati la società di gestione Acque Veronesi ha individuato diverse azioni, come il potenziamento del potabilizzatore e del serbatoio di Lonigo e del serbatoio di Lonigo e l’estensione della rete acquedottistica in località San Pietro nel comune di Legnago. Nel dettaglio, per la risoluzione della fase di emergenza è stato redatto un progetto di ampliamento della centrale acquedottistica di Madonna di Lonigo, potenziando sia il comparto di potabilizzazione che quello di accumulo. 

L'Ato ha anche chiesto ad Acque Veronesi l’elaborazione di un piano di comunicazione specifico affinché la popolazione sia informata sullo stato dell’inquinamento da Pfas e su come si sta intervenendo.

ARGOMENTO COLLETTORE. Il sistema fognario del Lago di Garda prevede il collettamento dei reflui al depuratore consortile di Peschiera del Garda. Il collettore della sponda veronese è stato realizzato e messo in servizio progressivamente a partire dagli anni ’70, è costituito da condotte posate nelle immediate prossimità delle sponde del lago ed altre sul fondo del lago stesso. L’intero sistema presenta strutture che sono ormai giunte a fine vita utile e sono ormai necessari di interventi di strutturali di sostituzione ed adeguamento. Gardesana Servizi ha sviluppato per stralci un progetto preliminare. Successivamente i due stralci sono stati uniti in un unico progetto generale per la sponda veronese del Lago per un importo complessivo di 85 milioni di euro. Per tale motivo nel Programma degli Interventi 2016-2019 vengono stanziati annualmente somme per interventi di manutenzione nonché per approfondimenti tecnico progettuali. In considerazione degli elevati costi previsti per il progetto la realizzazione in tempi brevi avrebbe un impatto tariffario difficilmente sostenibile anche dal punto di vista sociale. Per dare avvio alle opere anche le forze politiche locali stanno cercando di reperire fondi statali o europei per il progetto.

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