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Cronaca Cologna Veneta / Viale Industria

Pfas. Porte aperte alla Miteni. E scoppia un caso per un errore di battitura

La Regione scrive milligrammi al posto di microgrammi e scatta la reazione del M5S. La Giunta replica: "Per un piccolo refuso è stato fatto un polverone". Intanto la ditta di Trissino sarà visitabile il 23 luglio

"Con molto stupore abbiamo letto la pubblicazione del bollettino ufficiale regionale in riferimento al decreto che rinnova l’autorizzazione allo scarico nel corso d'acqua denominato Fratta a Cologna Veneta e all'esercizio del collettore del Consorzio A.Ri.C.A. (Aziende Riunite Collettore Acque) che raccoglie le acque reflue urbane depurate degli impianti di Trissino, Arzignano, Montecchio Maggiore, Montebello Vicentino e Lonigo ubicati in provincia di Vicenza nonché all'esercizio dell'impianto di disinfezione a raggi UV centralizzato. Sul testo si legge milligrammi e non microgrammi. Speriamo che abbiano sbagliato unità di misura perché se così non fosse siamo davanti all’ennesimo scempio per la salute dei cittadini".

Sono intervenuti cosi i consiglieri regionali M5S Jacopo Berti e Manuel Brusco su un piccolo caso che ancora una volta ha riguardato i Pfas nel veronese e in Veneto. Effettivamente si è trattato solo di un refuso come si è affrettata ad ammettere la Giunta regionale. "Un banalissimo refuso dovuto al programma di stampa del bollettino - si legge nella nota diffusa dalla Giunta - Il testo del decreto infatti contiene la descrizione corretta dei limiti in microgrammi/litro. Si sta provvedendo a far pubblicare quanto prima un errata corrige ma - fanno notare gli uffici - bastava alzare il telefono e chiamare per avere tutte le spiegazioni del caso senza sollevare inutili polveroni".

Errore di battitura a parte, i consiglieri pentastellati si sono rivolti all'assessore regionale Bottacin sulla bonifica del sito inquinato dalla Miteni "Vorremmo ricordare - scrivono Berti e Brusco - che sotto la Miteni c'è un pastone di sostanze inquinanti di ogni tipo per le quali esistono limiti di legge (per esempio il cloroformio) e che quindi è nei poteri della Regione ordinare la bonifica del sito per queste sostanze già tabellate, se proprio non vuole farlo per i Pfas aggrappandosi alla scusa che non ci sono i limiti di legge".

E a proposito della Miteni, la ditta di Trissino apre le sue porte sabato 23 luglio. Lo stabilimento sarà visitabile da tutti i cittadini che vorranno conoscere e vedere come si lavora nell'’impianto, quali sono le attività che vengono svolte, come avvengono i controlli e la gestione delle acque. Un evento che si inserisce nel solco di iniziative di trasparenza e dialogo volute dall'’amministratore delegato Antonio Nardone fin dal suo insediamento. Sarà anche l’'occasione per conoscere cosa sono e come vengono prodotte le molecole Pfas, quali sono le caratteristiche e i controlli effettuati di continuo. "“Abbiamo deciso di aprire le nostre porte ai cittadini, come lo sono da sempre per le istituzioni e gli organismi che verificano le nostre attività - dice Nardone - Saremo a disposizione di tutti i cittadini che vogliono conoscere da vicino quello che facciamo e le professionalità che lavorano con noi, tra le migliori nel mondo nel nostro settore”". La visita si svolgerà a gruppi di persone dalle 10 del mattino alle 17. Per partecipare è necessario registrarsi e scegliere l'orario sul sito www.miteninforma.it

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