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Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Pfas, Luca Zaia ha chiesto lo stato di emergenza e poteri commissariali

Intanto Greenpeace polemizza sui nuovi limiti imposti dalla Regione: "Non sono i più rigidi d'Europa e non saranno utili senza bonifica e senza bloccare la produzione di inquinanti"

Lo aveva annunciato e a tempo di record lo ha fatto. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha imposto delle drastiche limitazioni alla presenza di Pfas nell'acqua. Una decisione che viene applaudita da Greenpeace Italia che però con il suo responsabile Giuseppe Ungherese precisa:

Diversamente da quanto detto da Zaia, i limiti imposti in Veneto non sono i più bassi in Europa, tant’è che in Svezia sono pari a 90 nanogrammi per litro per tutti i Pfas, sia a catena corta che a catena lunga.

In più Greenpeace evidenzia che l'entrata in vigore di questi limiti rimarrà vana, se non si procede subito alla bonifica delle aree inquinate e al blocco delle attività produttive inquinanti. Lo stesso ragionamento fatto dai 5 Stelle veneti che sottolineano come lo stop alle aziende che creano Pfas sia già nelle possibilità del presidente Zaia. "Può farlo in qualsiasi momento e avrebbe dovuto farlo già anni fa", scrivono i 5 Stelle.

Dalla Regione, il direttore generale dell'Arpav Nicola Dell'Acqua ha replicato a Greenpeace mostrando come le misure adottate in Veneto siano più restrittive anche di quelle adottate in Svezia dove i limiti sono pari a 90 nanogrammi per litro per tutti i Pfas.

In Veneto - scrive Dall'Acqua - viste le problematiche specifiche che riguardano i sottotipi Pfos e Pfoa, per queste sostanze i limiti posti sono molto più bassi. Da noi i Pfos non potranno superare i 30 nanogrammi per litro che il valore più basso al mondo e i Pfoa i 60 nanogrammi al litro che è uno dei limiti più restrittivi fra quelli finora imposti a livello internazionale.

In più, è stata resa nota da poco, una lettera che il presidente Zaia ha inviato lo scorso 19 settembre al presidente del consiglio Paolo Gentiloni e ai ministri Beatrice Lorenzin e Gianluca Galletti. Con questa missiva, Zaia ha chiesto formalmente lo stato di emergenza, con poteri che implicano la gestione della situazione in forma commissariale.

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