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Cronaca

Pfas, la Regione fissa i nuovi limiti e stanzia fondi per il potenziamento filtri

La nuova soglia di valori per le sostanze perfluoro-alchiliche nelle acque potabili è la più bassa d'Europa. Inoltre un milione 200 mila euro sono stati destinati agli degli Enti acquedottistici

Come annunciato nei giorni scorsi dal Presidente della Regione Luca Zaia, affiancato dagli Assessori all’Ambiente e alla Sanità, la Giunta regionale del Veneto, ha deliberato oggi, 3 ottobre, nuovi limiti (i più restrittivi d’Europa) per la presenza di sostanze perfluoro-alchiliche (Pfas) nelle acque potabili, stanziando contemporaneamente un milione 200mila euro, destinandoli agli Enti acquedottistici per il potenziamento dei filtri nei rispettivi impianti.

Fino a nuove e diverse indicazioni da parte delle autorità nazionali e sovranazionali competenti, i valori provvisori consentiti in Veneto per le sostanze perfluoroalchiliche per l’acqua destinata al consumo umano sono determinati in pari o inferiori a 90 nanogrammi per litro per “Pfoa + Pfos”, di cui il Pfos non deve essere superiore a 30 nanogrammi per litro ed i valori della somma degli “altri Pfas” deve essere uguale o inferiore a 300 nanogrammi per litro.
Per quanto riguarda l’acqua destinata ad usi zootecnici, i limiti restano quelli stabiliti dal Ministero della Salute: livelli di performance (obiettivo) per il Pfoa pari o inferiore a 500 nanogrammi per litro; Pfos pari o inferiore a 30 ng/l ; altri Pfas (somma delle rimanenti 10 sostanze Pfas) pari o inferiore a 500 ng/l. 

La Regione inoltre ha deciso di avviare, nell’ambito della Zona Rossa, di intesa con il Consiglio di Bacino Veronese, il Consiglio di Bacino Valle del Chiampo e il Consiglio di Bacino Bacchiglione e con gli enti gestori (Acque Veronesi scarl, Acque del Chiampo spa, Medio Chiampo spa, Acque Vicentine spa, Centro Veneto Servizi spa), una serie articolata di interventi, coordinata dalla Direzione Difesa del suolo, finalizzata a sperimentare, nell’arco temporale di sei mesi, tecnologie di trattamento per le riduzioni dei carichi inquinanti sulle risorse idriche captate (in forza delle misure di controllo sulle emissioni delle contaminazioni ambientali), con l’obiettivo di perseguire, per l’acqua destinata al consumo umano valori di perfomance (obiettivo) per “Pfoa + Pfos” pari o inferiori a 40 nanogrammi per litro, mantenendo l’obiettivo tendenziale delle virtuale assenza delle sostanze citate.

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