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Cronaca San Zeno / Via Pontida

Consegnata in Comune una petizione contro il Centro di accoglienza di via Pontida

A raccogliere le 621 firme sono stati un gruppo di residenti del quartiere di San Zeno "che chiedono al Prefetto di sospendere la realizzazione di una casa di accoglienza nell’immobile di proprietà della Prefettura"

Il Sindaco Flavio Tosi ha incontrato lunedì pomeriggio, a Palazzo Barbieri, un gruppo di residenti del quartiere di San Zeno, firmatari della petizione, indirizzata al Prefetto di Verona, contro l’apertura del Centro di accoglienza straordinario in via Pontida.

“Nel giro di qualche settimana – ha spiegato Tosi – sono state raccolte dai cittadini circa 621 firme di residenti e commercianti del quartiere che chiedono al Prefetto di sospendere la realizzazione di una casa di accoglienza nell’immobile di via Pontida, di proprietà della Prefettura: uno stabile che, dalle verifiche di nostra competenza, risulta destinato ad uffici pubblici e non a civile abitazione. Come Amministrazione comunale speriamo che ci sia da parte della Prefettura la volontà di ascoltare i cittadini e di risolvere questo problema con il buonsenso e dopo un confronto tra Istituzioni. Nel quartiere di San Zeno, infatti, ci sono già dei luoghi adibiti all’ospitalità, come la mensa dei frati di San Bernardino e il Giardino d’Estate vicino Porta San Zeno, non è il caso di appesantire la situazione di una zona cittadina che tra l’altro, per la vicinanza con i bastioni, è già esposta ad episodi di degrado e microcriminalità, come risulta dai report dei vigilanti presenti nei parchi comunali. Alla luce di questa petizione chiederemo quindi al Prefetto un incontro per far presente le preoccupazioni dell’Amministrazione e dei cittadini e chiedere una soluzione alternativa”.

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