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Cronaca Peschiera del Garda

Giovane accoltellato a Peschiera, 19enne ai domiciliari: il complice sarebbe un minore

I carabinieri hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare nella mattinata di sabato. L'episodio si era verificato l'11 settembre: inizialmente erano stati accusati due 17enni della zona, poi scagionati

Sembra essersi chiuso il cerchio sull'accoltellamento avvenuto a Peschiera del Garda lo scorso 11 settembre, che aveva visto un 28enne di Bardolino rimanere gravemente ferito. Sono stati i carabinieri del NOR della Compagnia locale, nella mattinata di sabato, ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di un 19enne residente nel Comune arilicense, A.M., disoccupato e già noto alle forze dell'ordine, il quale è ritenuto il responsabile, in concorso con un minorenne, di tentato omicidio e porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere, con l’aggravante di avere agito per motivi futili.

L'episodio

L'indagine era scattata quella notte stessa. Il 28enne aveva chiesto agli aggressori alcune informazioni sui locali di Peschiera, ma poco dopo, mentre conversava con due turiste, era stato raggiunto dagli stessi individui che, apparentemente senza motivo, gli avrebbero chiesto di andarsene dal paese. Poi, mentre la vittima stava per alzarsi, i due lo avrebbero prima colpito con dei calci, dopodiché uno lo avrebbe colpito ripetutamente al corpo con un coltello mentre l'altro lo teneva per il collo. «Adesso controllati il sangue ed è meglio che te ne vai», avrebbero detto i criminali prima di andarsene e a quel punto il malcapitato, lasciato a terra sanguinante, è riuscito a raggiungere il Pronto Soccorso della Clinica Pederzoli, dove è stato immediatamente sottoposto ad intervento chirurgico e successivamente trasferito in terapia intensiva per una "ferita penetrante lobo medio polmonare - pnx margine costale destro - emotorace apico basale posteriore destro - ematoma pettorale destro - ferita lacerocontura subfrenica IV° segmento - ferita lacero contusa tessuti molli fianco sinistro".

I primi arresti

Inzialmente, lo scorso mese di ottobre, erano finiti in manette due 17enni della zona, poi scagionati dagli inquirenti dopo i risultati emersi in seguito agli interrogatori di garanzia dei due. L'attività investigativa è dunque ripartita e ha messo nel mirino proprio A.M., il quale si sarebbe confidato con alcuni amici e avrebbe lasciato anche un video sui social, per poi assumersi le proprie responsabilità presentandosi in caserma e offrendo una confessione spontanea.

Denuncia e domiciliari

Confessione però che secondo i militari avrebbe visto elementi contrastanti e poco chiari nella ricostruzione dell'accoltellamento. Gli accertamenti sarebbero quindi proseguiti, comprendendo anche altre testimonianze, permettendo di comprovare la piena responsabilità del 19enne come esecutore materiale dell'episodio e di identificare il complice minorenne, sul conto del quale deve esprimersi l'autorità giudiziaria. 
Confermata dunque la tesi investigativa A.M. è stato denunciato, mentre il Pm ha chiesto ed ottenuto l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari. Il giovane quindi è stato prelevato dalla sua abitazione e portato in caserma per le formalità di rito, ed infine condotto alla sua abitazione a disposizione dell'autorità giudiziaria. 

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