La denuncia degli animalisti: «Pastura dei bracconieri per attirare gli animali a Trezzolano»
"Centopercentoanimalisti", dopo aver ricevuto la segnalazione da parte di un cittadino di Verona, ha avvisato il Corpo forestale dei carabinieri della presenza di una bombola del gas piena di mais appesa a due alberi nella zona collinare
È stato un cittadino di Verona, alcuni giorni fa, a segnalare a "Centopercentoanimalisti" la presenza di una bombola del gas piena di mais appesa a due alberi nella zona collinare di Trezzolano.
«I nostri militanti si recavano nel luogo indicato e confermavano la segnalazione». Dall'associazione spiegano che è stata trovata la bombola del gas che fungeva da mezzo di alimentazione (pastura) per attirare gli animali, «cinghiali in particolare, per abituarli alla zona e quindi ucciderli».
«Il problema è che questa "invenzione" non era recintata come prevede la legge e posizionata a pochi metri dal sentiero dove solitamente passano famiglie e ciclisti», proseguono da "Centopercentoanimalisti", spiegando che a quel punto è stato contattato il Corpo forestale dei carabinieri, che si è recato sul posto per le indagini di rito: «Se la pastura non fosse stata autorizzata, si presume che siano stati i bracconieri a piazzarla. Sembra che il mais sia stato portato da un uomo e una donna a bordo di una Fiat panda nera».
Il sospetto dell'associazione è che si tratti di un espediente creato da bracconieri «per la vicinanza del sentiero e per totale mancanza di recinzioni, altane o postazioni mobili di caccia».
«Infine, nel bosco, i nostri militanti hanno raccolto decine di bossoli (datati per via della ruggine), ma la realtà non cambia, qualche cacciatore li avrà lasciati a terra infischiandosene della legge, confermando la loro indole barbara...», concludi da "Centopercentoanimalisti".