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Cronaca Sant'Anna d'Alfaedo

Papà e bimbo di tre anni in difficoltà sul Corno d'Aquilio: recuperati grazie al Soccorso alpino di Verona

Il giovane papà, un 24 enne milanese, si è trovato bloccato sopra un salto di roccia insieme col figlioletto. Poco più sotto c'era anche il loro cane

Passato da poco mezzogiorno, venerdì 14 gennaio, il Soccorso alpino di Verona riferisce di essere stato allertato dalla centrale del 118 per prestare aiuto ad un papà trovatosi in difficoltà assieme al figlio di tre anni ed al loro cane sul Corno d'Aquilio. Dall'allerta iniziale per due escursionisti affaticati, l'emergenza, una volta riusciti a contattare telefonicamente il padre, un 24enne di Milano, si è subito dimostrata più grave: il giovane, verosimilmente sbagliando direzione, sarebbe salito con il bimbo per circa sei o sette metri, finendo bloccato sopra un salto di roccia dove si sarebbero tenuti aggrappati alla parete erbosa.

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Mentre una squadra partiva con i mezzi, escluse le prime coordinate ricevute che avrebbero collocato i due in un luogo completamente diverso, grazie all'applicazione di geolocalizzazione per smartphone in dotazione al Soccorso alpino, i soccorritori sono risaliti alla posizione esatta, non distante dalla Cima del Corno d'Aquilio che è a quota 1.545. Subito è decollato l'elicottero di Verona emergenza che, individuato padre e figlio, mentre il loro cane era su un pianoro in basso, per non creare vortici di aria ha sbarcato con un verricello il tecnico di elisoccorso sopra di loro. Una volta affacciatosi sul pulpito, il soccorritore ha valutato fosse più sicuro risalire dal basso ed è sceso lateralmente. Si è quindi arrampicato da sotto per sei o sette metri ed ha assicurato immediatamente a sé il bimbo.

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Dopo aver allestito una sosta, il tecnico si è calato con il bambino, seguito dal padre sceso tenendosi sulla corda. Assicurati entrambi, il ragazzo con in braccio il figlio, sempre rasserenato dalle parole del papà, ha seguito il soccorritore legato a breve distanza. Assieme hanno raggiunto la cima, dove, alla ringhiera della Croce, perché non scappasse, è stato legato il cane, una femmina, in attesa dell'arrivo di una squadra. Padre e figlio sono quindi stati imbarcati in hovering sull'elicottero, controllati dal medico di bordo che si è assicurato che tutto fosse a posto e infine trasportati all'elibase di Verona, per essere scaldati e rifocillati.

Sul Corno d'Aquilio, una squadra è salita il più possibile in quad, per poi arrivare a piedi alla croce: la cagnolina era con un escursionista di passaggio che l'ha consegnata ai soccorritori. La bestiola è stata caricata sul quad, poi trasferita alla jeep e portata a casa di amici del padre milanese. L'intervento si è concluso attorno alle ore 15. Presenti al parcheggio in località Tommasi, punto di ritrovo dei mezzi, anche i vigili del fuoco.

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