Fucilata al figlio per un litigio, 82enne ha rischiato il tentato omicidio
Avevano litigato a causa di alcuni conoscenti dell'Est Europa. L'anziano è entrato in Tribunale con l'accusa pesante di aver provato ad uccidere il 39enne ma la difesa è riuscita a dimostrare che non c'era l'intenzione
Era entrato in Tribunale con l'accusa di tentato omicidio del figlio e ne è uscito con una condanna a tre anni e due mesi per lesioni aggravate. E' finito così il processo a carico di Giacomino Furfaro, 82enne di Villafranca, che ha dovuto rispondere anche di ricettazione di un fucile da caccia e detenzione abusiva di arma. I fatti risalgono al 22 agosto dello scorso anno, ovvero quando l'anziano sparò al figlio Domenico di 39 anni dopo un litigio.
Le cause tuttavia non sono ancora chiare: secondo le prime ricostruzioni il figlio si era lamentato "troppo" degli amici, dell'Est Europa, del padre. Il processo, tuttavia, è stato sorretto dalle perizie balistiche dei consulenti della difesa. I tecnici sono riusciti a dimostrare che il colpo di fucile non avrebbe potuto uccidere il figlio: la distanza era troppa perché i pallini convergessero sul corpo del 39enne con una "rosa" letale. In più l'anziano padre avrebbe puntato la canna verso terra. Lo sparo, come segnalano i quotidiani locali, aveva ferito il giovane alla mano ma non erano stati necessari interventi d'urgenza. Il padre si trova nella sua casa del Villafranchese agli arresti domiciliari.