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Venerdì, 29 Settembre 2023
Cronaca Borgo Trento / Piazzale Aristide Stefani

In Veneto ci sono 252 ginecologi obiettori su 352, ovvero il 71,5%

Nell'ospedale di Verona Borgo Trento i ginecologi obiettori sarebbero 20 su 26

Secondo i dati ufficiali della Regione che sono stati sintetizzati e riproposti dall'agenzia Ansa, lo scorso anno in Veneto sono state effettuate 1.455 interruzioni di gravidanza con la somministrazione del Mifepristone, vale a dire la cosiddetta "pillola Ru486". Si tratta dunque del 35,6% dei casi su un totale di 4.086. Per una parte di queste terapie, spiega sempre l'Ansa citando i dati ufficiali della Regione, «sono state somministrate anche prostaglandine».

Rispetto al 2020, i dati dello scorso anno relativi alla "pillola Ru486" risulterebbero dunque in aumento. Due anni fa, infatti, le interruzioni di gravidanza compiute con tale modalità sarebbero state 669 sul totale di 4.129. Un dato che "paga" peraltro la riduzione dell'attività connessa alla fase di lockdown causa pandemia da Covid-19. 

Sempre secondo ciò che viene illustrato dall'Ansa, negli ospedali del Veneto vi sarebbe un'altissima percentuale di ginecologi obiettori di coscienza: su un totale di 352, ben 252 si dichiarerebbero tali, andando così a costituire il 71,5%. Gli ospedali di Vittorio Veneto e Trecenta in provincia di Treviso avrebbero la totalità dei medici ginecologi obiettori di coscienza. A Venezia sarebbero 19 su 20, mentre a Vicenza 16 su 18, a Padova 16 su 22 e nell'ospedale di Verona Borgo Trento i ginecologi obiettori sarebbero 20 su 26.

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