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Cronaca

Ospedale Maggiore, nel 2009 record di trapianti

Bilancio positivo per l'azienda ospedaliera: aumentano i donatori anziani

Tre buone notizie dal "Centro trapianti renali" dell’ospedale Maggiore di Verona. La prima è costituita dal record di 63 pazienti, che hanno ricevuto un nuovo rene nel 2009, in assoluto il numero più elevato in oltre 40 anni di vita del Centro. La seconda è rappresentata dall’utilizzo sempre più frequente di organi donati da persone anziane. La riuscita di questi interventi nasce dalla possibilità di verificare la qualità dei reni prima del trapianto. Il terzo evento positivo del 2009 è costituito dal numero sempre più alto di donatori viventi: genitori, fratelli, ma, anche mariti o mogli. Si e’ passati, a Verona, dal 4 – 5% di 3 anni fa, al circa 20% per cento del 2009. Basti pensare, per fare un raffronto con il resto del Paese, che mediamente in Italia, i donatori viventi, sono intorno all’8%, rispetto al totale dei trapianti eseguiti. Il Centro trapianti renali di Verona fu fondato dall’indimenticato professore Piero Confortini, pioniere nel campo dei trapianti renali.

Dal 28 novembre del ’68 ne sono stati eseguiti 1458, di cui 175 da donatore vivente. E’ ancora vivente e gode di ottima salute il quinto trapiantato nella storia del centro veronese: si tratta di un anziano signore di Bolzano, che ha festeggiato lo scorso 23 dicembre, i 40 anni, con il rene “nuovo”.

È tra i cinque più longevi al mondo. Ne ha festeggiati invece trentasette a febbraio del 2009, una (ex) ammalata, che ricevette il rene dalla mamma. Godono entrambi di buona salute: la mamma, 92 anni, vive bene con un solo rene, felice di avere ridato nel lontano ’72 la vita alla figlia, che allora sembrava senza speranza. Incremento considerevole anche per il numero dei trapianti di cuore e fegato, che sono passati rispettivamente da 13 a 23 e da 11 a 13 al 30 novembre 2009.

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