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Cronaca Isola della Scala

Niente acqua per i pazienti dell'ospedale di Isola della Scala

Una normativa messa in atto dalla direzione del centro per contrastare gli sprechi del personale, costringe i pazienti di chirurgia a munirsi da soli di bottigliette

La crisi arriva a colpire anche il servizio ospedaliero veronese e a farne le spese sono i pazienti.

LA SITUAZIONE - All'ospedale di Isola della Scala, un cartello nell'Unita operativa di Chirurgia recita così: "i Signori ricoverati a provvedere loro stessi alla fornitura di acqua, come disposto dalla direzione". La disposizione ha creato subito scalpore tra le persone ricoverate e i loro familiari. Persino le puerpere, oltre che ai pazienti di chirurgia, devono munirsi di bottigliette d'acqua con le quali mescolare il latte in polvere per nutrire il neonato. 

GLI SPRECHI - I medici dell'ospedale hanno però difeso la normativa, in atto dal 17 ottobre, in quanto non sarebbe stata ideata per risparmiare a danno dei pazienti, ma per limitare gli sprechi del personale giudicati eccessivi. La direzione infatti si sarebbe accorta di alcune "leggerezze" del personale, come lasciare in giro bottigliette d'acqua iniziate e non finite. 

L'OSPEDALE - Proprio l'ospedale di Isola della Scala è finito più volte al centro dei dibattiti sui tagli alla sanità in territorio veronese. La Regione Veneto in più di un'occasione ha fatto intendere di voler chiudere il centro, ma una sentenza del Tar lo impedisce fino al completamento della struttura del Magalini di Villafranca.

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