Stop assembramenti, Zaia e l'ordinanza. Sboarina: «Senso unico pedonale in centro»
Il sindaco di Verona: «Tra tutte le province del Veneto, quella più problematica è la nostra»
Si va verso una nuova ordinanza regionale in Veneto, la prima in chiave strettamente anti-contagio a firma Luca Zaia in questa seconda ondata. Il provvedimento, come già anticipato ieri, parrebbe ormai essere inevitabile poiché la valutazione settimanale fatta dall'Istituto Superiore di Sanità non ha dato risultati buoni, anzi. Secondo l'ISS in quattro Regioni italiane al momento zona gialla, tra le quali appunto anche il Veneto, sarebbe raccomandabile «anticipare delle misure» restrittive, poiché la previsione molte forte è che di qui a qualche settimana il livello di rischio in chiave epidemiologica passi da "moderato" ad "alto" in questi territori.
In quattro Regioni (tra cui il Veneto) «raccomandato anticipare misure». Qual è la situazione?
Il governatore Luca Zaia lo afferma ormai da giorni e quest'oggi, giovedì 12 novembre, potrebbe essere la volta buona: è in arrivo una nuova ordinanza che è stata pensata di comune accordo anche con le Regioni confinanti Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, anch'esse inserite nel quartetto delle zone gialle a rischio arancione o peggio rosso. La stretta arriverà anche a fronte di dati non particolarmente incoraggianti: in un giorno ieri si sono contati ben 46 morti in Veneto (record negativo), mentre i casi di tampone positivo in 24 ore sono stati 3.369. Secondo le anticipazioni fornite dal presidente Luca Zaia, l'ordinanza dovrebbe mirare a contrastare anzitutto gli assembramenti, ma anche rendere più stringente il rispetto delle regole basilari, quali indossare le mascherine e mantenere la distanza interpersonale tra non conviventi.
Passeggiate, località turistiche, mascherina tra obblighi e divieti: il testo dell'ordinanza di Zaia
A Verona nel weekend senso unico pedonale in centro
Sul tema degli assembramenti è intervenuto a più riprese nelle scorse ore anche il primo cittadino di Verona Federico Sboarina, il quale ha voluto richiamare tutti quanti al senso di responsabilità attraverso reiterati appelli, ma ha anche annunciato un cambio di strategia nella gestione dei flussi di visitatori nel centro storico: «Tra tutte le province del Veneto, - ha dichiarato Sboarina - quella più problematica è la nostra, sia dal punto di vista dell'occupazione dei posti letto in ospedale, sia per la trasformazione dei reparti non Covid dove si curano le altre malattie, in reparti Covid. Questo è un dato che, a maggior ragione, ci impone di prendere dei provvedimenti per il prossimo fine settimana. Innanzitutto per le vie del centro più frequentate, quindi via Mazzini, via Cappello, corso Portoni Borsari e via Stella, faremo il senso unico pedonale e lo faremo già a partire dalla mattina, proprio per evitare che si generi sovraffollamento».
Covid-19: il forte discorso del governatore Zaia contro i negazionisti
Il sindaco scaligero Federico Sboarina, oltre al senso unico pedonale nelle principali vie dello shopping a Verona, ha quindi annunciato un'altra misura prevista per il weekend: «In parallelo, attraverso le nostre telecamere di videosorveglianza, con la centrale operativa e le altre forze dell'ordine con cui ci siamo coordinati, faremo degli interventi puntuali laddove dovessimo vedere in centro o altre zone della città che si dovessero creare affollamenti». Infine l'ennesimo appello del sindaco ai cittadini: «I provvedimenti, le ordinanze regionali, i controlli servono per evitare il pericolo del contagio, ma quello che serve più di ogni altra cosa è il giusto comportamento di ognuno, perché se ognuno di noi evita quelle situazioni in cui c'è il pericolo del contagio, dalla piazza affollata all'invito a cena di tante persone che non deve essere fatto, sicuramente risuciremo a limitare la crescita dei contagi. Diversamente, - ha concluso il sindaco Sboarina - siamo in zona gialla, non so per quanto tempo lo restermo, visti i dati che ci sono stati forniti soprattutto dalla Regione Veneto».