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Cronaca Veronetta / Via San Vitale

Ordinanza di Sboarina sul bar Malacarne: orario ridotto per 30 giorni

Dopo i fatti avvenuti il 7 marzo, che avevano portato il Questore a sospendere l'attività, il sindaco di Verona ha imposto al locale di poter lavorare solamente nella fascia oraria dalle 18 alle 21

Chiusura anticipata alle ore 21 per il Malacarne di via San Vitale, a Verona. Lo ha disposto il sindaco Federico Sboarina con l’ordinanza che, da oggi, mercoledì 17 giugno, limita l’apertura del locale per la tutela della vivibilità del quartiere, l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Per 30 giorni, quindi, il bar potrà lavorare solamente nella fascia oraria dalle 18 alle 21 (anziché dalle 18 alle 2 di notte).

Secondo quanto viene riferito da Palazzo Barbieri, il provvedimento notificato segue la sospensione dell’attività imposta dalla Questura ad inizio marzo, vanificata poi dal lockdown. Il 7 marzo infatti, la polizia sarebbe intervenuta oltre l’orario di chiusura del bar, per arrestare due persone nella via in cui si trova il locale. A quel punto sarebbero intervenuti una quindicina di avventori del bar, che si sarebbero avvicinati agli agenti della Volante, strattonandoli, inveendo contro di loro e cercando di interrompere le operazioni di identificazione.
Poco dopo sarebbero stati una trentina i clienti del bar, alcuni con bottiglie e bicchieri di alcolici in mano, a creare un un assembramento nelle immediate vicinanze del Malacarne, che solo l’intervento di tutti gli equipaggi delle volanti presenti in zona sarebbe riuscito a sciogliere. Questo nonostante l’orario di chiusura del locale sia fissato alle 2 e i Dpcm del 1 e del 4 marzo imponessero già il servizio di somministrazione esclusivamente per i clienti seduti al tavolo.
In più, le stesse persone che in precedenza si erano opposte all’arresto, verso le 3, si sarebbero recate davanti alla Questura, rimanendo lì fino a dopo le 6, alcune alterate dall’alcol, con atteggiamenti provocatori e atti di vandalismo. A seguito di questi fatti, il Questore aveva imposto al locale la sospensione di ogni attività, per 30 giorni.

Il Comune di Verona sottolinea che l’attuale normativa, in particolare gli articoli 50 e 54 del Testo unico degli enti locali, permette ai sindaci di intervenire in caso di criticità, con ordinanze contingibili e urgenti volte a superare situazioni di grave degrado e decoro urbano, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei cittadini. Proprio per garantire l’incolumità pubblica e prevenire l’insorgere di fenomeni criminosi e di illegalità, il sindaco ha firmato l’ordinanza che impone al locale di chiudere entro le 21, per 30 giorni.

Un provvedimento che, come si evince dalla pagina Facebook, non trova d'accordo i gestori del locale, che prima delle riapertura dei giorni scorsi avevano lanciato un appello ai proprio clienti per un comportamento maggiormente rispettoso. Gli stessi gestori avevano poi sottolineato come al momento dei fatti il locale fosse già chiuso e di aver appreso solamente il mattino seguente quanto avvenuto. 

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