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Cronaca Colognola ai Colli / Via Canesella

Omicidio di Colognola. "Bigiava la scuola", il motivo della lite tra la madre e il 17enne

Secondo i familiari i due erano legatissimi, nonostante le affermazioni riportate di alcuni amici, ma tra i due c'era un sicuro motivo d'attrito legato alle volte in cui il figlio marinava la scuola

Dopo le confidenze riportate ieri dal Corriere.it, dove alcuni amici raccontavano di qualche sfogo del 17enne contro la madre, oggi sulla stampa locale compaiono le affermazioni dei parenti della famiglia andata in pezzi nell'assurdo delitto di Colognola ai Colli avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì. 

"Quello che è successo è inspiegabile. Era legatissimo a sua madre: non avevamo alcun sentore", si legge sulle pagine de L'Arena, un altro segno di come questa tragedia risulti ancora inverosimile agli occhi dei familiari. Lo zio Giovanni in queste ore continua a fare avanti e indietro tra Colognola ai Colli e l'ospedale di Borgo Trento, dove sono ricoverati padre e figlio. Il familiare poi confessa che un motivo d'attrito tra madre e figlio era che quest'ultimo a volta marinava la scuola: "Bigiava...bigiava - riporta L'Arena - Quando succede, il papà e la mamma ti sgridano". La normalità quindi, sia che un ragazzo di 17 anni ogni tanto possa saltare le lezioni, sia che i genitori lo riprendano dopo averlo scoperto. "Domenica li ho visti tutti assieme: eravamo a una comunione e mamma e figlio andavano d'accordo - prosegue lo zio - Il ragazzino ha persino dato un bacio alla nonna".
Introverso e taciturno, come lo descrivono familiari e amici, il ragazzo forse ha covato dentro sé quel risentimento verso la famiglia, nato magari proprio in seguito alla discussione fatta con la madre sulle assenza ingiustificate da scuola: "Lui - dicono i parenti sul Corriere.it - aveva promesso che sarebbe tornato a scuola presto". Resta in ogni caso difficile credere che quello che ha tutta l'aria di essere un semplice rancore adolescenziale possa tramutarsi in una simile furia omicida. 

Intanto il padre ha voluto scendere un paio di piani di queste ore per andare a trovare il figlio di 17 anni ricoverato nel suo stesso ospedale, che lotta tra la vita e la morte. "È sempre suo figlio", dice lo zio alla stampa locale, a conferma di come l'amore di un genitore possa superare a volte anche le tragedie più grandi. Il 50enne tra un paio di giorni potrebbe addirittura essere dimesso e lì inizierà un lungo percorso di ricostruzione, partendo da un figlio, quello maggiore, che si trova invece nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di San Bonifacio in stato di shock. 

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