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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Omicidio Tommasoli, Veneri torna in carcere. Rischia l'affidamento in prova

Nicolò Veneri, uno dei ragazzi condannati per la morte di Nicola Tommasoli, non si è voluto sottoporre al test del capello, che serve a rivelare l'assunzione di stupefacenti

Nicolò Veneri è tornato in carcere. Il ragazzo, condannato insieme all'amico Federico Perini, per l'omicidio di Nicola Tommasoli, aveva già scontato parte della pena a Montorio o agli arresti domiciliari. Undici anni e un mese di condanna, la cui fine è sempre più vicina. A Veneri e Perini erano stati concessi la semilibertà e infine anche l'affidamento in prova. Tutti provvedimenti che potrebbero saltare a causa di un test del capello boicottato da Nicolo Veneri.

Il ragazzo potrebbe quindi interrompere le sue mansioni alla Fondazione Opera San Camillo. Come scritto da Manuela Trevisani su L'Arena, Veneri è venuto meno a un obbligo imposto dal tribunale di sorveglianza. Veneri, infatti, non può tornare a casa dopo le 23 e non può allontanarsi dalla provincia veronese. E una delle diverse prescrizioni è stata il doversi sottoporre ad un test del capello, in grado di scoprire l'assunzione di sostanze stupefacenti. Il giovane non si è però voluto sottoporre a questo esame, presentandosi completamente rasato. Un atto di protesta che però potrebbe costargli la revoca alla concessione dell'affidamento in prova.

Intanto, sempre sul caso Tommasoli, Guglielmo Corsi e Andrea Vesentini sono ancora in attesa della sentenza della Corte d'Assise d'Appello, dopo che la Cassazione aveva annullato le loro due condanne e confermato quella a Raffaele Delle Donne.

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