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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Martino Buon Albergo

Omicidio-suicidio a Trissino: solo un prestito come movente del delitto?

Le forze dell'ordine continuano ad indagare sull'efferato crimine del 27 luglio, che ha visto Giancarlo Rigon freddare Enrico Faggion, residente a San Martino Buon Albergo, a colpi di pistola

Era residente a San Martino Buon Albergo con la compagna e sua futura sposa, le nozze erano previste proprio in agosto, Enrico Faggion, rimasto vittima dell'efferato omicidio del 27 luglio a Trissino in provincia di Vicenza. Gli inquirenti stanno tuttora indagando sull'episodio e un movente pare già essere stato identificato: si tratterebbe di un debito pregresso tra le famiglie dei due protagonisti della vicenda di sangue, Enrico e Giancarlo Rigon, trovato suicida poco dopo l'omicidio. Quest'ultimo era orafo di professione, lo stesso settore nel quale era impegnata la famiglia di Faggion.

Prestiti e debiti, una prassi per la comunità di Trissino, quella del "prestar soldi" alla gente del paese, con radici storiche ben consolidate, così come ha ricostruito in queste ore VicenzaToday. Ad oggi, alcuni nuovi elementi sono emersi in merito alla vicenda: si parla di una rapina nella gioielleria della famiglia della vittima che sarebbe stata, in parte o in tutto, all'origine del supposto credito che Rigon avrebbe vantato nei confronti dei Faggion. Lo stesso Rigon è stato dipinto come una persona all'apparenza socievole, ma qualcuno in pase non ha nascosto i suoi dubbi in merito, ventilando l'ipotesi di stati depressivi.

Quel che pare ormai certo, qualunque possano essere poi il movente accertato dagli inquirenti e le ricostruzioni psicoscoiologiche della vicenda fornite dai quotidiani, è piuttosto la tremenda dinamica dell'omicidio/suicidio. Faggion si trovava a bordo della sua auto, una Kia bianca, era in pausa pranzo e si stava recando da sua mamma, quando alle 12.30, in via Nazario Sauro a Trissino, una Mercedes gli ha tagliato la strada. Enrico è uscito dall'auto, a quel punto dalla Mercedes sono stati esplosi dei colpi di pistola che lo hanno freddato. Poco dopo, i carabinieri messisi sulle tracce di Rigon, lo hanno trovato disteso a fianco della sua stessa Mercedes, suicidatosi a colpi di pistola. 

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