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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pastrengo / Via Papa Luciani

Omicidio Perantoni. Condannato all'ergastolo, 43enne viene poi assolto

La Corte d'Appello di Venezia ha ribaltato la sentenza in primo grado ai danni di Fabio Terracciano, accusato di aver ucciso il 60enne nel settembre 2015 nella sua abitazione di località Tacconi, nel comune di Pastrengo

Colpo di scena nel processo per l'omicidio di Romano Perantoni, detto "Mano", l'uomo trovato morto nella sua abitazione di località Tacconi, a Pastrengo, nel settembre 2015. 
Come riporta TgVerona infatti, la Corte d'Appello di Venezia ha completamente ribaltato la condanna in primo grado di Fabio Terracciano, in carcere dall'11 dicembre 2015 con l'accusa di aver assasinato il 60enne, assolvendo l'unico sospettato del fatto. 

Perantoni aveva alle spalle un passato nel traffico di droga. Un vizio che non avrebbe poi perso e che convinse gli investigatori a seguire la pista di un possibile sgarro negli ambienti dello spaccio, che li portò al 43enne fabbro di Lazise, il quale avrebbe avuto di 2 mila euro con la vittima per l'acquisto di cocaina. 
Il 12 settembre 2017 quindi la Corte d'Assise di Verona si pronunciò sul caso condannando Terracciano all'ergastolo, mentre l'imputato continuava a proclamarsi innocente. Difeso dall’avvocato Gianluca Vassanelli, il 43enne ha continuato a difendersi e il tribunale di Venezia gli ha dato ragione per "non aver commesso il fatto": troppe sarebbero infatti le incongruenze e l'uomo è stato dunque assolto dalle accuse di omicidio volontario e porto abusivo di armi. Ridotta anche la pena per spaccio di droga, da sei anni a due anni e tre mesi. 
Entro 30 giorni saranno depositate le motivazioni, ma è probabile che l'accusa decida di fare ricorso alla Corte di Cassazione e nel frattempo Terracciano torna in libertà. 

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