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Cronaca Pastrengo / Via Maggiore Alessandro Negri di Sanfront

Omicidio di Alessandra Maffezzoli. Falchetto: "Temevo di essere ucciso"

L'unico indiziato per il delitto di Pastrengo, consumato l'8 giugno, ha affermato durante l'interrogatorio che sarebbe stata la vittima a dare il via alla lite fatale e di non ricordare il momento fatale della vicenda

Si è svolto in carcere l'interrogatorio a Jean Luca Falchetto, unico indagato per l'omicidio di Alessandra Maffezzoli, avvenuto l'8 giugno nell'abitazione della donna di Via Maggiore Alessandro Negri di Sanfront, a Pastrengo. 
Stando a quanto riporta L'Arena, Falchetto avrebbe affermato davanti al Pm di essere stato aggredito per primo dall'ex compagna, temendo che potesse ucciderlo. Il 50enne avrebbe ricostruito la vicenda, affermando però di non ricordare l'evoluzione dei fatti nel momento cardine, ovvero l'omicidio della maestra di Lazise: secondo la sua versione, la donna lo avrebbe picchiato e spruzzato negli occhi uno spray urticante, lui poi sarebbe scappato dalla finestra solo perché temeva per la propria vita. Il cameriere di origini svizzere non ricorderebbe quindi di aver colpito la donna anche con un vaso, prima di infliggerle le sette coltellate fatali, ma solo di essersi ritrovato poi sul lago in stato confusionale. 
Secondo l'accusa invece, l'uomo sarebbe scappato dalla finestra per non aprire ad un vicino che suonava alla porta dopo aver udito le urla della vittima. Ora si attendono i risultati degli esami svolti sull'arma del delitto, mentre la difesa sembra voler chiedere ulteriori approfondimenti e accertamenti d'indagine. 

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