La gelosia sarebbe il movente alla base dell'assassinio di Monica De Rossi
Gli inquirenti proseguono nelle indagini per fare chiarezza sulla morte della 47enne originaria di Verona che anni ormai viveva nel vicentino: la donna lunedì sarebbe stata uccisa dal suo ex che poi ha provato a togliersi la vita
Sarà sottoposto ad autopsia martedì mattina il corpo di Monica De Rossi, la 47enne veronese assassinata il 4 aprile nel vicentino, all'interno di una villetta in vendita a Poiana de Ganfion, nella zona di Grumolo della Abbadesse.
Il presunto omicida dell'agente immobiliare che danni vive nella provincia di Vicenza, è Davide Tomasi, 38enne che gestisce una palestra insieme a due soci e che con la donna aveva avuto una relazione amorosa conclusasi nel mese di agosto. Tomasi avrebbe incontrato Monica all'interno della villetta con la scusa di essere in cerca di una casa: non sarebbe ancora chiaro però se la donna fosse a conoscenza o meno che il compratore fosse proprio lui.
Ricoverato ora all'ospedale San Bortolo, a causa della gande quantità di insulina e dei psicofarmaci assunti, il 38enne avrebbe già fornito una prima versione dei fatti, come riporta il Giornale di Vicenza, ma bisognerà attendere che l'uomo sia dimesso e portato in carcere per subire l'interrogatorio alla presenza del suo avvocato.
Fino a questo momento gli indizi raccolti a suo carico dagli investigatori sono pesantissimi, tanto che per Tomasi si delina all'orizzonte un'accusa di omicidio premeditato. L'uomo infatti avrebbe pianificato tutto: dall'incontro a cui si sarebbe presentato munito di coltello, ai farmaci letali che avrebbero messo fine alla sua vita se non fosse stato salvato dal personale del 118.
Per quanto riguarda il movente, sembra quasi certo sia passionale: Tomasi non avrebbe mai accettato la separazione da Monica, divorziata e madre di tre figli, che non intendeva legarsi a lui.