rotate-mobile
Cronaca Borgo Roma / Piazzale Ludovico Antonio Scuro

Morte di Micaela Bicego, dall'autopsia si attendono risposte importanti

Con gli esiti dell'esame autoptico, gli investigatori vogliono scremare le informazioni finora nascoste e dare una spiegazione al maggior numero di dettagli ancora indecifrati

Continua la raccolta di informazioni da parte degli investigatori che indagano sulla morte di Micaela Bicego, la 47enne di Bussolengo trovata senza vita mercoledì mattina, 8 luglio, nel parcheggio vicino all'ingresso delle Terme di Colà, a Lazise. Dopo gli interrogatori a cui sono stati sottoposti coloro che potevano fornire dettagli importanti, a partire dal marito e dal figlio della donna, oggi si potrebbe fare ulteriore luce su quanto è accaduto. Ieri, infatti, è stato conferito al medico legale Elisa Vermiglio il compito di eseguire stamattina a Borgo Roma l'autopsia sulla salma. L'ipotesi è che Micaela Bicego sia morta per un trauma cranico ed è probabile che la sua testa sia stata schiacciata dal pneumatico di un'autovettura. La conferma di questa ipotesi darebbe una risposta che però non sarebbe definitiva. Ci sarebbero ancora dei nodi che l'esame autoptico dovrebbe sciogliere, come ad esempio capire se la donna sia stata colpita alla testa e uccisa prima di essere investita.

Comunque, oggi si dovrebbe scoprire cosa ha ucciso Micaela Bicego. Da questo particolare si deve poi risalire al chi l'ha uccisa e perché. La Procura di Verona al momento non ha nessun indagato. Nemmeno il marito, su cui inizialmente si erano concentrati i sospetti. La lite la sera prima della morte per ragioni economiche e poi la casa a Lazise della donna, nata e cresciuta a Bussolengo, come indizi per una possibile separazione della coppia. E invece pare che l'uomo abbia chiarito la sua posizione. La casa a Lazise sarebbe stata comprata dalla coppia ed intestata alla moglie per trasformarla in una casa-vacanze. Marito e moglie, quindi, non volevano separarsi. O almeno questa è la versione di lui, che ha spiegato anche la lite. I due avrebbero bisticciato perché la donna avrebbe perso molti soldi in cattivi investimenti. Ma come sua moglie possa essere morta in un modo tanto violento, lui non se lo sa spiegare. Come non se lo sanno spiegare i conoscenti della coppia.

E ancora inspiegabili sono alcuni dettagli, la cui rilevanza è difficile da stimare. L'auto di Micaela Bicego, ad esempio, era parcheggiata vicino al corpo senza vita della donna, ma parcheggiata in modo strano, praticamente attaccata alla rete che divide l'area di sosta da un campetto da calcio. Sul tettuccio della vettura, inoltre, ci sarebbe l'impronta della scarpa della 47enne. Nel campetto poi è stato trovato uno zainetto di Micaela Bicego, al cui interno era contenuta una mannaia. E infine ci sarebbe anche un biglietto, la cui autenticità è ancora da dimostrare, in cui la donna avrebbe scritto di volersi togliere la vita. Per questo, i carabinieri non escludono neanche l'ipotesi del suicidio, come tengono in piedi anche la teoria dell'investimento accidentale. Di omicidio però non si smette di parlare.

Tante informazioni, dunque, sono state già raccolte. Con l'autopsia si spera di poterle scremare, per scoprire quali potrebbero essere quelle fondamentali per la soluzione dell'enigma. Altre informazioni potrebbero arrivare dal cellulare di Micaela Bicego, che è stato ritrovato. La donna, infatti, non l'aveva con sé nella notte della sua morte. Mentre pare che sarà difficile ottenere riscontri risolutivi dalle immagini delle telecamere poste nelle vicinanze del parcheggio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morte di Micaela Bicego, dall'autopsia si attendono risposte importanti

VeronaSera è in caricamento