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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio di Malavicina: «Al mio arrivo mia suocera aveva già la gola tagliata»

Enrico Zenatti, il 54enne accusato del delitto del 9 dicembre, continua a professarsi innocente. «Sul mio cliente pesa senza dubbio il suo scomodo passato», ha detto l'avvocato difensore

Continua a dichiararsi innocente Enrico Zenatti, il 54enne accusato dall'assassinio della suocera avvenuto il 9 dicembre a Malavicina, frazione di Roverbella. «Ero andato da lei per prendere una bottiglia, al mio arrivo mia suocera stava già a terra con un vistoso taglio alla gola da cui perdeva sangue», questa la sua difesa, riportata sul Corriere di Verona da Laura Tedesco, per l'omicidio della 73enne Anna Turina

Nel 2008 Zenatti venne assolto e poi scarcerato dopo circa tre anni di prigione per il delitto di due lucciole. Ad arrestarlo la Squadra Mobile di Verona coordinata allora da Marco Odorisio, oggi questore di Pordenone, che la scorsa settimana ipotizzava la riapertura dei casi. Riapertura che ora anche gli avvocati di parte civile che all'epoca rappresentavano i parenti delle due donne ipotizzerebbero di chiedere, mentre a Mantova non escluderebbero un possibile allargamento dell'inchiesta. 

«Il mio assistito continua a professarsi estraneo ai fatti, dichiara che quando quel giorno arrivò a casa della suocera lei si trovava già per terra sanguinante. I dubbi su questa vicenda sono ancora molteplici. Sul mio cliente pesa senza dubbio il suo scomodo passato», ha detto al Corriere Silvia Salvato, il legale difensore del 54enne, facendo riferimento soprattutto all'arma del delitto e al movente, che non sarebbero ancora stati trovati. 
Zenatti dunque è chiamato per la seconda volta a difendersi da un'accusa gravissima: nel 2008 fu decisivo l'alibi fornito dalla moglie, mentre in questa occasione le due versione al momento non combacerebbero.

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