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Cronaca Colognola ai Colli / Via Canesella

Omicidio a Colognola. Pochi minuti per mandare in pezzi una famiglia: sotto esame le possibili armi

La ricostruzione effettuata dagli investigatori è oramai quasi completa, mentre ora vengono esaminate tutte i coltelli e gli attrezzi agricoli che il 17enne potrebbe aver impugnato per compiere il delitto

Gli accertamenti tecnici della scientifica proseguono, nel tentativo di mettere al loro posto tutti i pezzi del puzzle della tragedia familiare scoppiata lunedì pomeriggio a Colognola ai colli. In particolare ora verranno esaminati gli attrezzi e coltelli presenti nella casa di via Canesella, per stabilire quali siano stati effettivamente impugnati dal 17enne per aggredire i genitori, in attesa dei risultati dell'autopsia sul corpo della madre. 

Intanto, come possiamo leggere sulle pagine de L'Arena, le indagini dei carabinieri di San Bonifacio comandati dal Capitano Salvatore Vilona, della scientifica e del nucleo investigativo, coordinati dal sostituto procuratore Elvira Vitulli, hanno permesso di ricostruire la vicenda in maniera precisa, grazie anche ai filmati delle telecamere e di dividerla in quattro diversi momenti. 

Nel primo l'occhio elettronico filma il ragazzo mentre nell'abitazione armato di roncola, probabilmente prelevata dal garage. La madre è sola in casa che lavora al computer mentre il padre e il fratello sono nei campi. Pochi minuti dopo il giovane esce dall'abitazione e si ferma qualche istante: ha lo sguardo smarrito, frastornato, e con lui non c'è più l'attrezzo agricolo. In quei minuti si è consumato l'assassinio della madre

Seconda fase: il 17enne si dirige verso i campi dove si trovano padre e fratello. I due stanno lavorando su un irrigatore, il 50enne è a bordo del trattore, il figlio lo raggiunge e scoppia la lite: Riccardo viene ferito alla testa con un altro attrezzo, forse un'altra roncola. L'acqua continua a schizzare essendo in pressione con l'irrigatore fermo: un dettaglio che, come viene riportato da L'Arena, viene notato da un vicino. 

Nel terzo momento della vicenda, i due figli si muovono in sensi opposti: il 17enne prende la via dei campi e il maggiore entra in casa. Lì il 20enne trova la madre in una pozza di sangue e torna, disperato, dal padre e inizia a prestargli le prime cure. Nel frattempo le urla attirano l'attenzione di due uomini che lavorano come braccianti per la famiglia e aiutano il figlio a caricare il padre in auto e a portarlo in ospedale. 

Infine l'epilogo, con il giovane aggressore che torna verso il trattore, lo stesso dove prima aveva aggredito il genitore e prende la sua decisione: ingranata la marcia, porta il mezzo agricolo verso un pendio e poi si lancia sotto. Gravissime le ferite riportate, tanto da portare i medici a definirlo in coma irreversibile già nella notte tra lunedì e martedì. 

Pochi minuti dunque sono bastati ad un famiglia per ritrovarsi completamente distrutta, con una madre 47enne morta, un figlio in condizioni disperate, un altro ancora sotto shock e un padre che, dopo un delicato intervento, è ora fuori pericolo e che ora dovrà provare a rimettere insieme i pezzi della loro vita

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