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Cronaca Bussolengo / Vicolo San Valentino

Omicidio di Bussolengo, risultati dell'autopsia: vittima colpita trenta volte

Francesco Vetrioli ha ricevuto undici martellate e diciannove coltellate dalla moglie Edlaine Ferreira. E li ha ricevuti mentre dormiva ed era dunque impossibilitato a difendersi

Quella dell'omicidio di Bussolengo è una storia fatta ancora di dettagli che non combaciano e di versioni contrastanti. È un mosaico in gran parte ricostruito, ma con qualche tessera ancora incerta. Ed i primi risultati dell'autopsia sul corpo della vittima hanno aggiunto nuova incertezza.

Il delitto è avvenuto intorno alle 3 di notte di mercoledì 20 luglio in Vicolo San Valentino a Bussolengo. La vittima è un autotrasportatore veronese di 37 anni, Francesco Vetrioli. L'uomo dormiva nel letto della sua abitazione. Abitazione che condivideva insieme alla moglie brasiliana, la 36enne Edlaine Ferreira. Ed è stata lei ad ucciderlo. Lo ha colpito più volte, prima alla testa con un martello e poi al corpo con un coltello. Edlaine Ferreira ha poi confessato tutto, dicendo di averlo fatto perché il marito l'avrebbe tenuta soggiogata e sarebbe stato violento con lei. Ed in base alla sua confessione, la donna è stata incarcerata ed accusata di omicidio volontario aggravato.

L'omicidio di Bussolengo è tutto qui. Edlaine Ferreira ha ucciso Francesco Vetrioli, punto. Caso chiuso. Ma ci sono ancora dei punti interrogativi e per questo è stata disposta l'autopsia sul corpo della vittima. E già dai primi riscontri, emergono delle incongruenze rispetto a quanto si sapeva finora. Come riportato da Manuela Trevisani su L'Arena, l'esame eseguito ieri ha fatto emergere che i colpi inferti a Francesco Vetrioli sono stati trenta e non ventidue. Prima dell'autopsia, si credeva che Edlaine Ferreira avesse colpito il marito quattro volte alla testa con un martello e diciotto volte al corpo con un coltello. L'esame autoptico ha invece rilevato undici martellate e diciannove coltellate.
L'autopsia ha però anche offerto una conferma: Francesco Vetrioli è stato effettivamente ucciso mentre dormiva ed era dunque impossibilitato a difendersi. Un elemento che avvalora le aggravanti evidenziate del pubblico ministero Carlo Boranga.
Non ci sono ancora, invece, i risultati dell'esame tossicologico sulla vittima. Esame richiesto per accertare se il 37enne sia stato narcotizzato prima dell'omicidio.

Infine, quello che non si potrà sapere dell'autopsia è se Francesco Vetrioli sia stato davvero il marito "orco" descritto dalla moglie omicida o se invece sia stato l'uomo mite e riservato descritto da amici e conoscenti. Per scoprire se Vetrioli nascondesse a tutti la sua indole violenta o se sia Edlaine Ferreira a mentire procedono le indagini.

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