Assassinio di Khadija Bencheickh. Convivente in carcere, libero il nipote
Si è tenuto lunedì mattina a Montorio l'interrogatorio del Gip, che ha deciso di confermare la misura cautelare per il 51enne, mentre il 27enne è stato rimesso in libertà pur restando indagato
Arrestato con l'accusa di aver ucciso Khadija Bencheickh, la 46enne marocchina il cui cadavere è stato fatto a pezzi e abbandonato in località Gardoni a Valeggio sul Mincio, Agim Ajdinaj, albanese di 51 anni, resterà in carcere. Il nipote invece, Lisand Ruzhdija di 27enne, accusato della distruzione del corpo, è stato rimesso in libertà.
Questo l'esito dell'interrogatorio tenuto a Montorio dal Gip Paola Vacca, che non ha ravvisato esigenze cautelari nei confronti del giovane, che resta indagato.
Nel frattempo proseguono gli accertamenti dei carabinieri del Sis, per fare luce su tutte le fasi del delitto.