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Cronaca Isola della Scala / Via Rimembranza

Olimpiadi Nazionali di Italiano: successo clamoroso per uno studente veronese

Alle Olimpiadi di Italiano, progetto del Miur che si è concluso oggi a Torino, il giovane Francesco Canazza di Isola della Scala dell'Istituto "Ettore Bolisani" si è collocato al terzo posto assoluto nella classifica generale della categoria Senior

Sono di Bassano del Grappa e di Potenza i due studenti vincitori delle Olimpiadi di Italiano, progetto del Miur che si è concluso oggi a Torino: Martina Buston nella categoria junior e Simone Corbo in quella senior. Tra i senior, secondo classificato Davide Minari di Parma e terzo Francesco Canazza di Isola della Scala (Verona), il primo studente di un istituto professionale fra i campioni assoluti.

Un risultato "clamoroso" per la scuola veronese e veneta alle Olimpiadi Nazionali di Italiano che si sono disputate ieri a Torino. Francesco Canazza, dell’Istituto “Ettore Bolisani” di Isola della Scala (4 B indirizzo Relazioni Internazionali per il Marketing), preparato dalla Prof.ssa Silvana Pizzato, si è collocato al terzo posto assoluto nella classifica generale della categoria Senior (Trienni), e contestualmente al primo posto assoluto Senior della sezione Istituti Tecnici. Francesco ha battuto così concorrenti provenienti dal fior fiore dei licei italiani.

Le olimpiadi di Italiano hanno visto quest’anno la partecipazione di oltre 57.000 studenti nelle diverse fasi. I finalisti erano 80, ben 9 i ragazzi Veneti entrati in finale. Vivissime felicitazioni ai nostri campioni e complimenti sinceri alle loro docenti: gli uni e le altre hanno dato prova di vivere la scuola anche come dinamismo, passione e sfida di alta qualità nello studio e nell’impegno.

Quale commento allo straordinario traguardo raggiunto, si legge in una nota ufficiale firmata dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Verona Stefano Quaglia: "Speriamo che questi esempi ci aiutino a cancellare definitivamente una volta per tutte l’arcaica e rozza convinzione, ancora drammaticamente diffusa nel nostro paese, che chi è bravo a scuola non lo è nella vita. Nella società della conoscenza la sfida della vita inizia dalla passione per il sapere e dal senso del dovere nella scuola".

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